Ex Ilva: Stellato, ‘Taranto attende risposte, non si perda altro tempo’
"Il Governo è nuovamente intervenuto sulla vicenda ex Ilva presentando, attraverso il ministro per Gli Affari europei, un emendamento al decreto-legge salva infrazioni. Obiettivo dell’emendamento, è stato detto, è quello di chiudere il contenzioso aperto con Bruxelles che ha contestato allo Stato italiano alcune infrazioni in materia ambientale e di tutela della salute riferita all’ex ilva. Ma se è importante trovare un punto di accordo e di sintesi con la Commissione europea, va però detto che è altrettanto importante trovare una soluzione per risolvere definitivamente il problema della fabbrica siderurgica, tirarla fuori dal guado in cui si trova da oltre undici anni, dopo il sequestro deciso dall’autorità giudiziaria“. Lo dichiara Massimiliano Stellato consigliere regionale e comunale di Italia viva.
"L’emendamento del ministro interviene su vari aspetti, sicuramente importanti per assicurare una prospettiva di gestione alla fabbrica - prosegue Stellato - ma è necessario che il Governo affronti prima di tutto le condizioni in cui l’azienda si trova da tempo e superi il nodo del rapporto con la città. La transizione industriale ed ecologica è ormai per Taranto, per i cittadini e per i lavoratori un punto imprescindibile. La conversione ecologica va accompagnata da progetti, da risorse e soprattutto va seguita in modo costante attraverso un efficace monitoraggio, affinché non rimanga soltanto sulla carta”.
”Su Ilva non si può tergiversare: il punto essenziale deve rimanere la rimessa a norma dell’azienda, il rispetto dell’ambiente e della salute di lavoratori e cittadini, l’attenzione alla sicurezza sul lavoro e ai problemi posti dai lavoratori e dalle aziende dell'indotto”, aggiunge Stellato.
“Resta infine da chiarire tutta la partita relativa al preridotto, visto che non si è ancora ben compreso se l’impianto del Dri sarà finanziato dal Pnrr o dal Fondo di coesione. È importante che questo progetto non si perda, non si sposti su una prospettiva di tempi dilazionati, o troppo lunghi per essere accettati, e sia data alla città la risposta che merita, visto che il preridotto è fondamentale per la transizione ecologica. Senza questi presupposti, si rischia che i traguardi della sostenibilità ambientale e della pacificazione sociale restino obiettivi mancati. Ecco perché l'accordo di programma serve, e subito", conclude Stellato.