Martina: Cervellera lancia l'allarme, "Servono soldi...".
ADDIO! Giuseppe Cervellera (a sinistra) con Folgori
"E’ a malincuore che formulo la presente per comunicare la mia irrevocabile decisione di dimettermi da ogni carica ricoperta nell’A.s. Martina Franca 1947 S.r.l - scrive l'ormai ex vice dg del Martina, Giuseppe Cervellera -. Nel luglio scorso, verificata la necessità di intervenire per salvare le sorti della nostra squadra di calcio, ho accettato, in maniera costruttiva, di mettere in gioco la mia persona e la mia faccia al fine di traghettare la società da una proprietà ad un’altra, ricercando in ogni modo di rafforzare la situazione economica del Martina anche attraverso il contributo economico che alcuni miei amici personali hanno assicurato alla squadra stessa.
Tuttavia, ad oggi, mi rendo conto che tutto ciò non basta e che nonostante questo mio impegno, quello profuso dal Presidente Lippolis e la disponibilità assicurata dalla vecchia società, la situazione ad oggi non è per nulla florida, anzi necessita assolutamente e velocemente di nuova linfa necessaria per consentire di salvare la nostra squadra del cuore.
Spero con tutto me stesso che questa mia azione possa scuotere l’ambiente martinese e faccia emergere nei confronti di tutti gli imprenditori, di chi ricopre attualmente ruoli istituzionali e nei confronti di tutti i supporters quel senso di appartenenza che questa città ha sempre dimostrato.
A tal fine dichiaro di mettere a disposizione le mie quote pari al 50% del capitale sociale a chiunque sia realmente in grado di portare avanti il Martina e di garantirgli la permanenza nel calcio che conta; il Martina è tra le prime sei squadre in Puglia e disputa un campionato professionistico che molti capoluoghi di regione non riescono a permettersi; pertanto mi auspico che, da parte di tutte le parti in causa, inizi già da domani una seria consultazione ed un’azione propulsiva al fine di individuare le forze economiche capaci di garantire il futuro del Martina calcio magari iniziando dall’Avv. Donato Antonio Muschio Schiavone a cui, per la sua esperienza maturata sul campo e per avere tra i suoi clienti numerose ed importanti imprese, si potrebbe affidare una sorta di incarico professionale mirato a traghettare la società di calcio.