Boxe: Il pro Marco Boezio supera Pancrat sul ring del Paolo VI

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22.10.2017 21:35

“Dopo un anno abbondante di fermo, essere tornato sul ring con una prova che considero grintosa, che mi ha permesso di battere un avversario di tutto rispetto, mi fa sentire orgoglioso e felice”. Marco Boezio, il peso medio venticinquenne capursese della scuderia Quero-Chiloiro Taranto, ha firmato ieri il suo poker vincente da professionista, nel confronto con il pari età italo-moldavo Constantin Pancrat, che il pugile pugliese definisce “un guerriero, uno stimolante banco di prova per la mia attitudine al ring, dove ho impresso un nuovo solco sulla strada che può portarmi, spero presto, all'assalto di una Corona”. 
SPETTACOLO SUL RING Il match clou del “VI Memorial Donato Carelli” (che avrà il suo vincitore dalla riunione dilettantistica Puglia-Basilicata-Campania che si chiude stasera) non ha deluso le aspettative degli appassionati, compreso il presidente della Federboxe Puglia-Basilicata Nicola Causi, che si complimenta con Marco Boezio “per la sua boxe intensa ed avvolgente”. Tanti gli spettatori accorsi all'ippodromo “Paolo VI” di Taranto nella manifestazione promossa dalla Quero-Chiloiro in onore dell'indimenticata figura generatrice di sport e sociale, grazie all'ospitalità della famiglia Carelli, attraverso le figlie dello storico patron Anita e Milva, amministratici della società ippica SIFJ Spa. 
In una seguitissima diretta televisiva (attraverso Capurso Web Tv), Boezio ha avuto la meglio su Pancrat, che si presentava con il rispettoso score di 5 successi su 11 match. Boezio ha impresso il match con il suo stile, d'attacco, frutto della passione per la nobile arte, ispirata dall'angolo dallo staff visionato dal maestro Vincenzo Quero al quale va la riconoscenza di Boezio: “Un grande grazie devo ai miei tecnici Nicola Loiacono, Cataldo Quero, Antonio Armeno e Claudio Cadau. Ancora grazie alla mia scuderia, la prestigiosa Quero-Chiloiro,  la mia palestra Kendro Boxe di Triggiano, il mio sponsor Luciano Trasporti Srl, l'osteopata Michele Mazzarano, il nutrizionista dott. Nicola Delisio e tutto il pubblico che mi ha seguito. Ringrazio la mia famiglia, con mia madre che ogni giorno mi sopporta. Dedico questo successo a Zia Luciana, che ci ha lasciato troppo presto: ovunque tu sia, ti ho regalato un sorriso... “
L'APICE NEL KNOCKDOWN Il diretto destro ad incrocio sferrato da Boezio nel terzo round, a metà sfida, ha steso Pancrat, guidato all'angolo dal pluricampione dei Superleggeri Alfredo Di Feto. L'avversario si è rialzato, ha barcollato, è stato contato dall'arbitro, ma è stato “graziato” dal gong di fine ripresa. “Ma quel knockdown inferto da Boezio, ha segnato Pancrat, consegnandolo gradualmente nelle mani di un nostro pugile positivamente inferocito” commenta Cataldo Quero. Il tecnico della scuderia Quero-Chiloiro parla di una “sfida bellissima, che ha rappresentato una vetrina della boxe. I pugili non si sono risparmiati, apparecchiando il ring con gli ingredienti più deliziosi dell'arte nobile. Una tecnica pulita, fatta di difese con il tronco ed attacchi completi: montanti, ganci, diretti, sopra e sotto il corpo”. Il giudizio finale, avallato dall'arbitro dell'incontro Giuseppe De Palma (coordinatore dei fischietti a livello federale), ha dato il merito all'azione completa di Boezio. “Lui l'ha spuntata con merito. All'avversario va comunque l'onore, perché sino all'ultimo ha cercato di tenere in equilibrio la barra di questo vibrante match che di sicuro sarebbe piaciuto a Donato Carelli, che amava la boxe” commenta il tecnico Quero.

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