TENNIS: Vinci e Pennetta celebrate anche al gala della Fit a Roma
Tra i premiati anche la tarantina Eva d'Elia, iridata a squadre nel beach tennis
Lo splendido Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma ha fatto da palcoscenico sabato sera, a “La Festa della Stelle”, tradizionale gala di fine anno (la serata verrà proposta integralmente su SuperTennis Tv domenica alle ore 21.05). Un’occasione perfetta per suggellare e celebrare un’altra straordinaria stagione del tennis italiano, che ha proseguito nel trend che negli ultimi anni l’ha visto grande protagonista sulla scena mondiale, sia al maschile che al femminile. Una stagione culminata con la storica finale tutta azzurra in un torneo dello Slam (la prima nella storia) tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci, vinta dalla prima. Il gala è stato anche il momento di celebrare gli altri successi azzurri nel circuito internazionale e festeggiare i campioni d’Italia a squadre. Fino al prossimo dicembre Tennis Club Italia Forte dei Marmi e Tennis Club Prato saranno le capitali del tennis tricolore, rispettivamente al maschile e al femminile. A condurre la serata sono stati Max Giusti, showman romano e consigliere federale, con la conduttrice tv Gioia Marzocchi e la partecipazione canora di Max Gazzè e Gianluca Grignani, che hanno strappato gli applausi al pubblico interpretando alcuni dei loro maggiori successi.
Non solo le grandi vittorie a livello internazionale dei nostri atleti e delle nostre atlete di punta, ma una rinascita di tutto il movimento del tennis nel nostro Paese supportata da numeri da record. Abbattuto il muro dei 300mila tesserati: per la precisione a sabato 12 dicembre 2015, sono 305.411: già superato abbondantemente il dato di fine 2014, quando i tesserati furono 297.151. Un trend positivo confermato da un dato indicativo dello stato di salute del nostro sport, ovvero il record del numero dei tesserati agonisti FIT. Già toccata quota 93.405 contro gli 89.537 di fine 2014. Il tennis in Italia si conferma dunque in grande salute, crescendo ancora dopo 14 anni di ininterrotto boom. Le cifre sono lo specchio di un movimento rinato dopo la crisi che nel 2001, primo anno di attività dell’attuale gruppo dirigente federale, aveva ridotto a 129.797 il numero dei tesserati. Una crescita inarrestabile, frutto di una gestione federale basata su efficienza, trasparenza, razionalizzazione e promozione. Un boom cui sta contribuendo anche la scelta della FIT di puntare su una tv monotematica come “SuperTennis”, che dal novembre 2008 ha riportato il tennis in diretta gratis nelle case degli italiani riscuotendo grande successo di ascolti e stimolando nel contempo altre realtà televisive a proporre più tornei durante la stagione: un magnifico spot promozionale h24 per il nostro sport.
Se abbattere un muro è presupposto per andare oltre guardando al futuro, il fatto che la tessera FIT numero 300mila del 2015 sia stata emessa per un ragazzino di 11 anni della scuola tennis del circolo Due Ponti di Roma, ha un suo chiaro valore simbolico. Pietro Caiello, che è nato a Roma il 24 settembre del 2004, ha infatti cominciato da poco a giocare ma lo segue tantissimo in tv insieme al papà Stefano, anche lui grande appassionato. Proprio Pietro, al fianco del Presidente della FIT Angelo Binaghi e del Presidente del Coni Giovanni Malagò, ha avuto l’onore di aprire la grande passerella dei campioni del tennis italiano, il red carpet delle racchette che ci hanno regalato le emozioni più belle di una stagione che resterà nella storia. “E’ l’altra faccia della medaglia - ha sottolineato Binaghi - Pietro rappresenta l’esercito dei praticanti di una disciplina in grande crescita ormai da anni”.
Proprio per questo la FIT ha voluto allargare la platea, per permettere anche ai protagonisti della vita sportiva quotidiana - presidenti di club, insegnanti di tennis, dirigenti federali inseriti nell’Albo FIT, tesserati agonisti e non, abbonati agli Internazionali BNL d’Italia - di prendere parte ad una festa indimenticabile. Tra il pubblico in sala sono stati anche sorteggiati in sette per premiare le stelle azzurre. L’incasso della serata (circa 750 i presenti) sarà devoluto in beneficenza all’Ospedale Gemelli di Roma.
”Siamo molto orgogliosi del tennis italiano - ha detto Malagò - e di una federazione molto ben amministrata”. Quindi Binaghi: “Il 2016 sarà un anno particolare perché ci saranno le Olimpiadi di Rio de Janeiro”. E Malagò: “Il tennis italiano sa cosa mi aspetto,,,”. La risposta di Binaghi è una promessa: “Due medaglie”. Infine entrambi in coro: “Una di sicuro è di Flavia”. Che suona come un invito alla Pennetta a continuare nonostante il ritiro annunciato e confermato più volte.
Sara Errani è stata la prima a salire sul podio della premiazione. Nel 2015 ha conquistato a Rio de Janeiro il suo ottavo titolo in singolare della carriera. Simpatico il siparietto con Max Giusti: sul palco è comparso un pallone e Sarita ha fatto vedere anche le sue qualità calcistiche mostrate in precedenza da un video in cui la romagnola è stata ripresa mentre si esibiva in un interminabile palleggio.
A seguire sul palco Alberto Corradi, atleta del Tennis in Carrozzina, che nella categoria Quad ha vinto due tornei internazionali in Repubblica Ceca (ITF2) e a Firenze (ITF3). Inoltre è da 15 anni organizzatore del torneo internazionale “Sardinia Open”, premiato per tre volte dai giocatori di tutto il mondo come il miglior torneo del circuito mondiale. Con lui sul palco non poteva mancare Fabian Mazzei, storico rappresentante azzurro della disciplina: nel 2015 ha vinto tre tornei internazionali di categoria Futures a Padova, Forlì, Sulmona.
Quindi sono state premiate i due club campioni d'Italia femminile e maschile. Il Tennis Club Prato si è reso protagonista di una bellissima cavalcata nella Serie A1 femminile, battendo in finale il Tennis Club Genova 1893 conquistando così il secondo tricolore nel giro di due anni. Il Tennis Club Italia Forte dei Marmi ha conquistato il secondo tricolore negli ultimi quattro anni battendo in finale la squadra maschile del Circolo Canottieri Aniene di Roma.
Spazio anche al Beach Tennis con i vincitori azzurri dei Mondiali di Cervia. Il titolo maschile lo hanno conquistato Michele Cappelletti e Matteo Marighella, che in una finale tutta italiana hanno sconfitto Marco Antonelli e Luca Cramarossa. Successo azzurro anche nel torneo femminile per Flaminia Daina e Giulia Gasparri.
Quindi ecco il team azzurro campione iridato nei Mondiali a squadre disputati a Mosca: Alessandro Calbucci, Luca Carli, Marco Garavini, Federica Bacchetta, Eva D'Elia e Sofia Cimatti, capitanati da Mario Trebbi. Titolo mondiale anche per la nazionale juniores, a riprova della bontà dell’intero movimento del beach tennis targato Italia: a conquistarlo sono stati Riccardo Biagioli, Mattia Taroni, Mattia Bazzi, Elisa Fuligna, Camilla Spadoni e Giulia Taddei, capitanati da Michele Folegatti.
Il premio Oddo, dedicato al giornalista che più ha contribuito all'immagine del tennis, è stato assegnato a Mario Viggiani, prestigiosa firma de “Il Corriere dello Sport. A consegnargli il riconoscimento è stato Binaghi.
Un applauso scrosciante ha salutato Simone Bolelli e Fabio Fognini capaci nel 2015 di conquistare uno storico titolo agli Australian Open di Melbourne, primo trofeo Slam 56 anni dopo quello vinto da Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola al Roland Garros del 1959. Il doppio azzurro di Coppa Davis ha anche giocato le Atp World Toiur Finals di Londra, il torneo riservato alle migliori otto coppie dell’anno. “Quando abbiamo deciso di giocare insieme in doppio? Nel 2011 per merito Barazzutti - ha detto Bolelli - il capitano ci ha convinti a giocare agli US Open. Poi Fognini: “Partecipare a singolo e doppio nei tornei è impegnativo. La stagione è lunga, ma nel 2016 ci riproveremo”.
Quindi il momento più atteso della serata: sul palco è salita Flavia Pennetta, accolta da una standing ovation. “Oggi mi è sembrato di tornare indietro nel tempo - ha raccontato Flavia visibilmente emozionata - in mattinata ci siamo ritrovate con Roberta e i nostri genitori all’aereoporto di Brindisi da dove eravamo partite tanti anni fa. Nella mia carriera ho vissuto tanti momenti duri che mi avevano anche fatto pensare di smettere. Li ho superati tutti grazie alla mia famiglia e a tutte le persone che mi vogliono bene e mi sono state vicine”.
Sul palco è salita Roberta Vinci, protagonista della storica finale tutta italiana agli US Open e capace in semifinale di battere Serena Williams fermando la corsa della numero uno del mondo verso il Grande Slam. “Sono molto emozionata - ha detto la tarantina - rivedere le immagini di quei match è bellissimo. Cosa pensavo prima della finale? Proprio contro Flavio dovevo giocarla…”.
Indimenticabile il finale della serata: tutti i premiati sul palco con Max Gazzè che cantava uno dei suoi successi. Il miglior modo di salutare un 2015 storico in attesa di un 2016 ancora tinto di azzurro. (federtennis.it)