Formula 1 - GIovinazzi: "Io come Verstappen? Un passo alla volta"
Sono test invernali, è vero, ma ha comunque impressionato vedere il nome di Antonio Giovinazzi al quinto posto assoluto (1’22”401) al termine dell’ultima giornata di attività (della settimana) a Montmelò.
Il neo-pilota Sauber ha concluso al meglio otto ore di pista decisamente intense (84 giri), nelle quali ha utilizzato pneumatici full-wet, intermedi, soft ed ultrasoft.
Il tutto tra run di più giri e simulazioni di qualifica, in quello che per Giovinazzi è stato solo il suo secondo giorno in Formula 1. E alla fine il bilancio è stato decisamente positivo, anche se Antonio si è affrettato a chiarire che non sta a lui dire se il team è stato contento o meno:
“Questa domanda fatela alla squadra, come è giusto che sia”.
Giornata intensa oggi. Come è andata?
“Non è stato semplice passare dalle full-wet alle ultrasoft in poche ore! Ma proprio per questo è stato un test importante, in cui sono riuscito a familiarizzare con molte condizioni di pista differenti. Sono contento per quanto fatto in questa giornata, tanti giri, tanti chilometri e pochi errori, e soprattutto quest’ultimo era il mio obiettivo”.
Oggi hai completato la tua prima simulazione di qualifica al volante di una Formula 1.
“Che grip con le ultrasoft! L’approccio al giro secco c’è anche in GP2, ma con una Formula 1 è tutto molto più estremo. Una bella sensazione”.
Avrai sicuramente confrontato la tua acquisizione dati con quella di Ericsson. Sei contento del lavoro fatto?
“Direi di sì. So che c’è da migliorare, ma non posso neanche pretendere di avere l’esperienza che serve per fare tutto al massimo. Sono riuscito ad adattarmi bene alla diverse condizioni della pista velocemente, e questo è stato un passaggio importante”.
Cosa è stato più impegnativo nella giornata di oggi?
“Con le full-wet non è stato semplice, mancava ovviamente il grip, e non si possono neanche prendere grandi rischi”.
A 23 anni sei arrivato in Formula 1 con un approccio decisamente professionale. Se questa chance fosse arrivata quatto o cinque stagioni fa, saresti stato pronto?
“Nel mio caso no, stavo iniziano la mia esperienza in monoposto! L’esperienza fatta nelle categorie minori nel mio caso è stata fondamentale per la formazione”.
Il “caso Verstappen” non è replicabile?
“Max ha dimostrato molto, arrivando in Formula 1 dopo una sola stagione di Formula 3 ma anche diversi test. Io porto la mia esperienza, e per me è stato fondamentale crescere passo dopo passo fino alla GP2”.
Verrai ai prossimi test?
“Sarò presente insieme alla Ferrari”.
Quando saprai se scenderai nuovamente in pista con la Sauber?
“Non ne ho idea. Aspetterò, sono un pilota Ferrari e sono a disposizione”.
(motor sport.com)