Nicola Binda: "Il Taranto ai playoff potrebbe fare lo scherzetto a tutti"
(Di Anthony Carrano). Tempo di bilanci in terza serie dopo la conclusione del girone di andata. In esclusiva per i microfoni di Blunote, parla Nicola Binda, noto giornalista appartenente a La Gazzetta Dello Sport e grande esperto di Serie C.
JUVE STABIA: “Nessuno ha mai creduto a questa squadra, tutti quanti l’hanno vista come una lepre, qualcuno magari adesso la vede ancora cosi, ma la Juve Stabia è cresciuta molto facendo le cose seriamente ed ha approfittato dei problemi mostrati dai suoi avversari. Con il passare delle giornate è una compagine che ha acquisito sempre più consapevolezza, grazie anche al lavoro di Matteo Lovisa, giovane direttore che ha lavorato in maniera molto efficace insieme a Guido Pagliuca, allenatore che dopo tanta gavetta si merita una soddisfazione del genere”.
LE SORPRESE DEL GIRONE DI ANDATA: “A parte la Juve Stabia, se vai a guardare i nomi rimani colpito dal vedere il Picerno cosi in alto, ma in realtà loro sanno giocare a calcio molto bene diventando un’ottima realtà. Le vere sorprese secondo me di questo girone però sono state altre due: la Casertana, squadra che in poco tempo ha costruito la propria rosa in fretta diventando una delle compagini più temibili in chiave promozione diretta e il lavoro svolto da un allenatore come Ivan Tisci che fa giocare bene il suo Cerignola e si candida come allenatore emergente da seguire anche per altre categorie”.
QUATTRO DELUSIONI NELLA PRIMA PARTE DI CAMPIONATO: “Ci sono quattro Top Club che hanno deluso nel girone di andata. La prima è l’Avellino perché vive sempre di poco equilibrio, piazza che si deprime troppo nei momenti negativi e si esalta molto in quelli positivi, di conseguenza non vive con serenità alcune situazioni rendendo questo un atteggiamento poco producente. La seconda delusione è sicuramente il Benevento: dopo la retrocessione avrebbe dovuto fare piazza pulita in maniera più totale tra i giocatori, invece ha mantenuto un ambiente tropo depresso e poco motivato, l’ottimo lavoro di Marcello Carli di ricostruire dalle macerie non è bastato, può solo prendersela con se stesso il Benevento per i suoi insuccessi. Poi c’è il Catania, una città molto ambiziosa ma che si è dimenticata di venire dalla Serie D, quindi devono volare basso perché nemmeno il Palermo e il Bari hanno vinto al primo anno la Serie C, la proprietà vuole crescere con calma mentre i tifosi no e quindi si crea un clima ostile che non aiuta assolutamente la squadra. Infine il Crotone: vivono di una sofferenza che nasce dalla caduta in Serie C, all’interno della società vige del pessimismo, una negatività che genera un clima di tensione che non aiuta al conseguimento di risultati importanti”.
TARANTO: “Penso che in riva allo jonio sia stata presa coscienza del fatto che a differenza di altre piazze, non devi vincere a tutti costi. Il Taranto si è consolidato bene in questa categoria e secondo me è la classica squadra che se arriva nelle giuste condizioni in primavera, fresca, spensierata e con l’entusiasmo giusto ritrovando i suoi 10mila spettatori, ai playoff potrebbe fare lo scherzetto a tutti diventando un serio problema per le altre squadre”.
CAPUANO: “Il mister è un capopopolo oltre che un allenatore capace, tutte le tifoserie si innamorano di lui”
LA SITUAZIONE DEL BRINDISI: “Da neopromossa avrebbe dovuto pensare solo a salvarsi, quindi la sua posizione in classifica non mi sorprende. Probabilmente i tifosi brindisini si erano illusi dopo la promozione dalla Serie D di poter costruire un qualcosa di importante e adesso ci rimangono male. Quando si sale di categoria bisogna sempre volare bassi perché il salto è sempre complicato, bisogna solo far si che la squadra possa salvarsi dopo un inizio complicato senza lo stadio. A Brindisi c’è un direttore come Massimo Cerri, persona saggia e perbene che va ascoltata insieme a Giorgio Roselli uomo esperto e serio, i tifosi dovrebbero fidarsi di loro, fare un bagno di umiltà e pensare che una salvezza può valere quanto il campionato vinto in Serie D”.
DELUSIONE VIRTUS FRANCAVILLA: “Onestamente mi aspettavo molto di più, il Francavilla ci aveva abituato bene negli anni scorsi, forse qualcosa in questa stagione è andata storta. Il proprio allenatore Occhiuzzi, mister sicuramente capace, deve riuscire a trovare il modo per salvare la squadra, guai a pensare a altro perché sarebbe pericoloso”.
ASPETTATIVE SUL GIRONE DI RITORNO: “Fare previsioni è sempre molto difficile, di sicuro con il mercato cambieranno tante cose. Sono curioso di vedere il nuovo volto che avrà il Catania, oppure Auteri sulla panchina del Benevento se cercherà di ripetere il girone di ritorno di sette anni fa quando porto i sanniti in Serie B, quindi diciamo che le big sono molto agitate di conseguenza è difficile riuscire a intuire ad oggi come sarà la prossima metà di stagione in Serie C. Mi aspetto la conferma della Juve Stabia nelle prime posizioni perché ha trovato il suo equilibrio a differenza di altre squadre che lo stanno ancora cercando e dovranno rincorrere”.