Brindisi: Il club piange la morte del suo mental coach, Francesco Severino
La società spera di potergli tributare un minuto di silenzio prima del match del Fanuzzi con il Foggia
Il Brindisi abbraccia commosso per l'ultima volta il suo mental coach Francesco Severino. Sebbene svolgesse la sua attività, sin dalla precedente stagione, con grande discrezione, questo professionista umile e meticoloso, era presto diventato protagonista dei ritiri di Serino e Sturno guadagnandosi la stima, l'amicizia e la confidenza di tutto l'ambiente, primi fra tutti il Direttore Sportivo Nicola Dionisio e l'allenatore Massimiliano Olivieri. Discreto ma intraprendente, Francesco era solito fornire al gruppo i suoi preziosi consigli e le personali tecniche di concentrazione e meditazione, volte a sviluppare e liberare il pieno potenziale degli atleti. Dopo gli studi canonici, Severino aveva avuto il coraggio e la motivazione per costruirsi una carriera del tutto nuova, che ancora oggi in Italia è ben lontana dall'ottenere una regolamentazione effettiva. Durante le cene, il nostro mental coach era solito raccontare come, agli inizi di questo lavoro, andasse personalmente a bussare presso le sedi di società sportive più o meno note, per poter spiegare l'importanza della sua figura professionale. Attualmente, poteva essere definito come un professionista stimato, cercato e contattato da molte realtà sportive. I calciatori, lo staff e i collaboratori tutti si augurano che il loro affetto giunta caloroso alla famiglia e al giovane figlio di Francesco, nella speranza di potergli tributare un minuto nella gara di silenzio prima del fischio che precederà la gara con il Calcio Foggia, in programma domani alle ore 15:00 allo stadio “Fanuzzi”.