L’ondata influenzale in Italia ha superato il suo picco, con un progressivo calo dei contagi. Secondo l’ultimo rapporto RespiVirNet, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e sostenuto dal Ministero della Salute, nella quarta settimana del 2025 si erano registrati 17,6 casi ogni mille assistiti, valore più alto della stagione. Nella quinta settimana il tasso era sceso a 16,9, e nella sesta è calato ulteriormente a 14,8.
Gli esperti confermano quindi che il peggio è passato. Complessivamente, dall’inizio della sorveglianza si stima che quasi 11 milioni di italiani siano stati colpiti da sindromi simil-influenzali, con 872.000 nuovi casi nella sesta settimana. Le regioni più colpite sono Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna, mentre Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica.
L’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce d’età, con un calo più marcato nei bambini sotto i cinque anni (37,3 casi per mille assistiti, rispetto ai 42,8 della settimana precedente).
Anche la circolazione dei virus influenzali è in calo: nella sesta settimana del 2025, la percentuale di campioni positivi è scesa dal 38% al 30%. Tra i 3.461 campioni analizzati, 1.045 sono risultati positivi per influenza (666 di tipo A e 379 di tipo B). Sono stati rilevati anche 380 casi di VRS, 49 di SARS-CoV-2 e 441 di altri virus respiratori, tra cui Rhinovirus, Metapneumovirus e Adenovirus.
Al momento, non sono stati segnalati casi di influenza A non sottotipizzabile o riconducibile a nuovi ceppi stagionali.
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