Manfredonia: La Porta, `Barricate non nel nostro DNA`
Antonio La Porta è uno dei più esperti e rappresentativi del Manfredonia di Vadacca: "Veniamo da un buon momento - dice al Blunote -: dopo le due vittorie consecutive con Nardò ed Aprilia, durante le feste abbiamo lavorato ottimamente: siamo carichi e in crescita".
LA GARA: "Troveremo un Taranto arrabbiato e voglioso: squadra forte, allenata da un grande allenatore. Per i giocatori rossoblù non sarà semplice giocare visto che tutti si aspettiano risultati".
IL TARANTO: "Si tratta di una signora squadra. Nella linea centrale ci sono i giocatori più forti. In avanti occhio a Genchi. Ho sentito degli arrivi di Ancora e Siclari: due calciatori in grado di fare la differenza. Li rispettiamo, ma al tempo stesso abbiamo tanto entusiasmo perchè è sempre bello giocare allo "Iacovone": verremo per fare la nostra gara confidando nella tradizione che in quell'impianto ci dà sempre ragione".
IL MODULO: "Con Campilongo, il Taranto adotta un 4-3-3 con i due esterni offensivi che sono determinanti in questo atteggiamento tattico; poi c'è Ciarcià, che in mezzo al campo è tra i migliori della categoria. Sarà un match molto tattico e speriamo divertente".
IL CAMPIONATO: "Non ho affrontato tutte le formazioni visto che sono arrivato due mesi fa: Virtus e Pomigliano sono fortissime. Il Taranto, invece, avendo messo le cose apposto con questo mercato potrà rientrare in piena corsa: una piazza come quella ionica non può ambire ad altro".
IL MANFREDONIA: "Siamo una formazione giovane, con la maggior parte degli over confermati. Sono stati integrati ragazzi di gran prospettiva. Adottiamo un 3-4-2-1 e in difesa, così come in attacco, generalmente il tecnico utilizza i più grandi. Il nostro allenatore ci tiene a iniziare l'azione da dietro: spesso è difficile visti i campi e le squadre che aggrediscono. Le barricate? Mah, non è la nostra mentalità, anche se dovremo in qualche modo contenere una formazione come quella ionica, che partirà a duemila".
(In foto Antonio La Porta)