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Grottaglie, Donatelli: “Espulso dal PD per aver difeso la città”

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L’ormai ex capogruppo ha denunciato pubblicamente la propria espulsione dal partito, definendola “un atto grave e senza precedenti”


Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale del 28 aprile 2025, Francesco Donatelli, ormai ex capogruppo consiliare del Partito Democratico di Grottaglie, ha denunciato pubblicamente la propria espulsione dal partito, definendola “un atto grave e senza precedenti”.

Nel suo intervento, Donatelli ha ripercorso le motivazioni addotte dalla segreteria locale, che gli ha imputato il voto contrario al DUP e al Bilancio di previsione. “È naturale che un consigliere di opposizione voti contro atti politici come il bilancio, così è sempre stato dal 2021 a oggi”, ha spiegato, sottolineando come non vi sia mai stato un atto formale di ingresso del PD nella maggioranza.

L’ex capogruppo ha evidenziato come il documento congressuale del 2023 prevedesse un percorso di aggregazione del centrosinistra, percorso ostacolato dal sindaco, reo – secondo Donatelli – di voler evitare trattative e compromessi. “Con il PD non può esserci semplice annessione, servono accordi politici veri”, ha affermato.

La recente verifica amministrativa, conclusasi con la formazione di una giunta composta esclusivamente da liste civiche, avrebbe sancito l’esclusione definitiva del PD dalla gestione comunale, aggravata dal silenzio delle segreterie locali e provinciali.

Francesco Donatelli ha ricordato come in questi anni sia stato l’unico consigliere del PD a opporsi a progetti urbanistici ritenuti devastanti per il territorio, come l’Accordo di Programma che prevede la cementificazione di oltre 42.000 metri quadrati per la costruzione di un centro commerciale. “Questa scelta contrasta apertamente con il PAESC, approvato dallo stesso Consiglio, che impone la riduzione delle emissioni e la tutela del verde”, ha denunciato.

Tra le altre battaglie ricordate da Donatelli, la difesa del commercio di prossimità, la tutela del Quartiere delle Ceramiche, la critica all’innalzamento della tassazione IMU per i comparti C, il sostegno ai diritti dei dipendenti della società Teorema (AVR) e la denuncia del ritardo nell’approvazione del Piano Sociale di Zona 2022-2024.

Non sono mancate accuse gravi anche sul piano istituzionale: “Nel 2024, su imposizione del sindaco, i consiglieri della maggioranza PD sono stati costretti a non votare per il rinnovo del Consiglio provinciale, violando il diritto costituzionale di eleggere un rappresentante di Grottaglie”, ha ricordato.

L’espulsione, secondo Donatelli, sarebbe solo l’epilogo di una lunga serie di tentativi di silenziarlo per le sue posizioni critiche. “Continuerò a esercitare il mio mandato con coerenza, rispettando l’impegno preso con gli elettori, a differenza di chi oggi si piega ai giochi di potere”, ha concluso.

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