Ex Ilva: Ugl, ‘Garanzie insufficienti, impegni non rispettati’
"A oggi, l'azienda continua a non fornire garanzie sufficienti e a non rispettare gli impegni fin qui assunti nel piano industriale, come quello ad esempio di recuperare tutta la forza lavoro. Consapevoli dei grandi sforzi che vanno fatti, chiediamo l'individuazione di un ammortizzatore sociale in grado di sostenere e accompagnare i lavoratori in questo percorso, lungo e di non facile realizzazione".
Lo dichiara il vicesegretario nazionale UGL Metalmeccanici con delega alla siderurgia, Daniele Francescangeli, presente insieme alla RSU Dipino all'incontro che si è svolto presso il ministero del Lavoro per l'apertura della procedura di CIGS per 3000 unità del personale Acciaierie d'Italia, così come richiesto da quest'ultima il 1° marzo scorso. "Chiediamo inoltre la condivisione dì un piano in cui gli aspetti essenziali per noi dell'UGL Metalmeccanici sono il numero reale del personale coinvolto rispetto alla produzione, una rotazione trasparente e l'integrazione salariale".
"Ribadiamo l'inserimento in questo percorso dei lavoratori di Ilva in AS e controllate, riconoscendo loro gli stessi diritti dei lavoratori attualmente in forza ad Acciaierie d'Italia, confermando la nostra massima disponibilità nell'assunzione di responsabilità, ai quali però si richiama anche l'azienda, unico presupposto per condividere un percorso mirato al bene dei lavoratori e alla realizzazione di un piano industriale che punti sull'ambientalizzazione e la riconversione di un sito strategico per l'economia nazionale". "Pertanto diamo ampia disponibilità ai prossimi incontri per entrare nel merito di una discussione reale sito per sito, per meglio affrontare gli aspetti peculiari", conclude Francescangeli.