BluLibri: ‘La mia vita in bicicletta’, autobiografia di Margherita Hack
(di Antonio Bargelloni) Leggere una biografia di un personaggio famoso, seppure scomparso di recente, nasconde sempre delle insidie, soprattutto quando non si conosce a fondo tale personaggio, magari perché non lo si è seguito in vita, o perché appartiene ad un settore che non suscita particolare interesse.
Scegliendo di leggere “La mia vita in bicicletta”, autobiografia di Margherita Hack, l'astrofisica fiorentina scomparsa nel 2013 famosa in tutto il mondo, si accetta di correre tali rischi, magari spinti dal titolo del libro, dal prezzo economico dell'opera (chi vi scrive l’ha trovata di recente in “panino” con il Resto del Carlino), dalla comune passione per le due ruote.
E in effetti, scorrendo i primi capitoli del libro uscito nel 2011, si può fare fatica a seguire il personaggio Hack, inserito in un contesto apparentemente vicino ai giorni nostri ma in realtà lontano: in effetti è il racconto accurato della vita di una donna nata giusto un secolo fa, nel 1922, in una Firenze lontana dai percorsi turistici, e che ha vissuto un’infanzia molto diversa da quella delle generazioni attuali, segnata tra l’altro dai drammi del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale. Un'infanzia, ma anche un’adolescenza, scandite da passioni ancora presenti nei giovani d’oggi, come la bicicletta, gli sport quali l’atletica (di cui è stata campionessa ai Giochi del Littorio), la pallacanestro e la pallavolo, ed altre ormai desuete, come il tifo per gli assi del ciclismo, (Alfredo Binda), le gare con i tappi di bottiglia per strada o nei giardini.
Il racconto si fa più attraente quando si dipana sulle scelte che hanno segnato la sua esistenza, come quella della facoltà di Fisica a scapito di Lettere, o sul rapporto con l’uomo della sua vita, Aldo De Rosa, conosciuto da bambino, perso di vista e ritrovato anni più tardi e poi sposato. Un uomo che l’ha seguita in tutto il suo percorso professionale, standole accanto in ogni tappa della sua carriera (scardinando il classico schema di coppia della donna che segue l’uomo nell’attività lavorativa), dalla Francia agli Stati Uniti fino all’ultimo approdo di Trieste, dove è stata direttrice dell’Osservatorio astronomico e dove è morta nel 2013.
Molto interessanti le sue esperienze dirette con il fascismo, di cui è stata testimone e “vittima”, come racconta nell’episodio in cui, liceale nel 1940, avendo apertamente criticato le leggi razziali e l’alleanza con la Germania, fu sospesa per 20 giorni, per poi prendere la maturità senza sostenere gli esami a causa dell’entrata in guerra dell’Italia.
Ogni tappa della sua vita è scandita dall’amore per la bicicletta, mezzo scelto per i suoi primi spostamenti ma soprattutto per le grandi passeggiate nella natura, dai colli toscani, al Carso, alle rive di Miramare, spesso utili per “aprire la mente” nei suoi studi di Astrofisica, cui dedica con semplicità alcuni capitoli.
A vivacizzare ancora di più l’opera ci pensano le considerazioni che la scienziata fa, nella parte finale del libro, del mondo in cui viviamo e delle sfide che l’uomo deve affrontare. Considerazioni espresse senza scendere nella retorica, in cui esprime il suo punto di vista su temi come l’ambiente, la conservazione delle biodiversità, l’inquinamento luminoso, la mobilità sostenibile, di cui è stata sempre fervida sostenitrice da buona cultrice della bicicletta come mezzo alternativo, l’aumento della temperatura media del pianeta, la lotta agli sprechi, le fonti energetiche alternative, compresa quella nucleare.
Negli ultimi capitoli, insomma, Margherita Hack dà il meglio di sé, facendo trasparire quell’impegno civile che ha contraddistinto la sua “terza giovinezza”. Una donna a tutto tondo, insomma, che, in prefazione, il conduttore televisivo bolognese Patrizio Roversi (“Per un pugno di libri”, “Turisti per caso”), rivolgendosi idealmente alla figlia Zoe, definisce un modello attualissimo per le giovani di oggi: “Un esempio da storicizzare e capire, per poi fare a tua volta quel che vorrai della tua vita”.
“La mia vita in bicicletta”, Edizioni Ediciclo, 2011, € 9,50