Il consigliere comunale Gianni Liviano critica Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, per aver annunciato con entusiasmo l’arrivo di Alex Campbell, legato alla Apex Capital Global LLC. Liviano avverte che, secondo un’indagine del Corriere della Sera, la società non è un vero fondo d’investimento, ma una piccola azienda con bilanci nulli e patrimonio negativo. Se ciò fosse vero, il sindaco rischierebbe una grave figuraccia politica.

Gentile Sindaco,

Comprendiamo che la necessità di riconquistare consensi possa spingere un Sindaco e i suoi collaboratori a considerare che rispondere finalmente all’attesa della tifoseria per un nuovo presidente della squadra di calcio possa sembrare un’azione opportuna e strategica. Per una classe politica abituata a selfie e annunci, infatti, l’opportunità di apparire come risolutori di un problema tanto caro ai tifosi-elettori potrebbe essere vista come un’occasione imperdibile.

Quale occasione migliore per cercare di ricucire il rapporto con la città, dopo vari scivoloni politici? Sostituire Giove, tanto detestato da alcuni, con il misterioso Mr. Alex Campbell, divenuto per un giorno la risposta concreta ai sogni della tifoseria. Campbell, rappresentante della Apex Capital Global LLC, evocava nella fantasia collettiva l’immagine di un “fondo USA che compra il Taranto”, un investimento che faceva sognare i tifosi.

Tuttavia, la realtà potrebbe essere ben diversa da quella presentata o sperata. Il giorno dopo gli annunci e i selfie, il Corriere della Sera (non certo una testata di poco conto) ha rivelato che l’Apex Capital Global LLC non è un fondo d’investimento o una holding di partecipazioni, ma una società costituita l’anno scorso a Dover, Delaware, non ancora registrata e senza bilanci.

Si è verificato un equivoco: l’Apex Capital Global LLC non è la quasi omonima società Apex Capital di Londra, che da più di 30 anni investe nello sport, ma un’azienda con un fatturato pari a zero, dipendenti pari a zero e un patrimonio addirittura negativo (-1.886 sterline).

Ci auguriamo, Sindaco, che il Corriere della Sera abbia torto e che voi abbiate preso la decisione giusta. Tuttavia, qualora i dubbi sollevati dalla testata fossero fondati, ci troveremmo di fronte a un imbarazzante disastro politico.

Gianni Liviano