Festinante: ‘Tetti spesa centri privati, abbiamo certificato fallimento servizio’
Sul dibattito in corso in questi giorni circa la scelta di aumentare le risorse sulla sanità a beneficio dei privati, a seguito del possibile stanziamento di ulteriori 3 miliardi di euro da parte del Governo Meloni alle Regioni, affinché contribuiscano a ridurre le liste di attesa, interviene il Consigliere Mimmo Festinante. “E’ evidente il fallimento in questi anni della Regione anche sul versante dei tetti di spesa mensili attribuiti alle strutture sanitarie private. Con una modalità di calcolo del budget che si effettua senza tenere nel minimo conto il fabbisogno delle popolazioni, in particolare di quella tarantina. Il risultato di questa condotta è drammatico e ha come effetto immediato l’esaurimento della disponibilità delle strutture convenzionate entro i primi 10 giorno del mese, con la conseguenza che i cittadini che si rivolgono ai centri privati nei restanti 20 giorni, devono farlo pagando a proprie spese l’intero importo della prestazione“.
”Una situazione vergognosa che non risparmia pazienti oncologici e pazienti con disabilità, specie minori, che devono obbligatoriamente sottoporsi a lunghi e continuativi cicli di assistenza; una situazione che oltre ad acuire le disparità tra i cittadini nel vedersi riconosciuto il proprio diritto alla salute, implica spesso la rinuncia alle cure per chi non può permetterselo. In questi giorni e dopo l’ottima notizia di aumento del fondo di spesa sanitaria per le Regioni, ho sentito dichiarazioni di ottimismo da parte dell’assessore Palese per la risoluzione dei problemi che attanagliano la sanità regionale; ritengo che prima di esultare occorre sapere se la Giunta regionale intenderà rivedere i criteri per il calcolo dei tetti di spesa attribuiti alle strutture private esistenti o amplierà l’accreditamento a nuove strutture, se e quali provvedimenti si intenderà assumere per rendere più efficienti e celeri i servizi di diagnostica e se il servizio privato sarà in primis riservato, al fine di smaltire le priorità, a chi è affetto da gravi patologie?”, conclude Festinante.