Impianti: La Fidal Taranto, "Il campo scuola va ristrutturato solo per l'atletica"
Esclusività del campo scuola per le svolgimento dell'atletica leggera. Lo ribadisce la Fidal di Taranto, con un comunicato in cui manifesta tutta la sua preoccupazione sulle voci del progetto di ristrutturazione dell'impianto dela Salinella che prevede l'installazione all'interno della pista di un campo di calcio in erba sintetica. Ciò significherebbe infatt impossibilità ad omologare l'impianto per le gare della "regina degli sport", in una città che peraltro non ha altre strutture dedicate ad essa. Questo il testo del comunicato:
"Il Comitato Provinciale FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera)
di Taranto ha seguito con interesse l’iniziativa intrapresa da un gruppo
di tecnici, atleti, ex atleti e cittadini che, con il coinvolgimento di
centinaia di persone, ha contribuito ad accendere i riflettori sullo stato
disastroso in cui versa il campo scuola “G. Valente” alla Salinella e
sulla necessità di una sua ristrutturazione, per ridare linfa al movimento
atletico della provincia di Taranto, che vanta trascorsi importanti
insieme, nonostante le grandi difficoltà, ad eccellenze ai nostri giorni.
Un’iniziativa, su cui la FIDAL di Taranto esprime un giudizio positivo,
che è sicuramente un valido sostegno all'impegno che in tutti questi anni
il Comitato provinciale della Federazione, insieme a quello regionale, ha
profuso per raggiungere l’obiettivo di una piena ristrutturazione del
campo scuola.
La FIDAL Taranto, alla luce di tutto ciò e di alcuni progetti che sono
all’attenzione del Comune di Taranto, ribadisce come il campo scuola “G.
Valente”, costruito in base ad una precisa normativa di legge approvata
nella seconda metà degli anni ’60 e inaugurato nel febbraio del 1971, può
e deve essere ristrutturato con una progettualità che ne preveda
l’utilizzo esclusivo per l’atletica leggera.
Soluzioni “miste” si sono rivelate, nella nostra provincia, un impedimento
per lo svolgimento di gare di atletica leggera, per cui è da escludere che
si possano prendere in considerazione.
“Errare è umano, perseverare è diabolico”.
Naturalmente le nostre considerazioni non sono dettate da meri principi di
contrarietà alla pratica di altri sport, ma dalla peculiarità
dell’atletica leggera in sé che prevede, oltre le gare su pista e pedane,
i lanci (martello, disco, peso, giavellotto).
Peculiarità che non può non essere tenuta in conto, se si vuol far
ritornare l’atletica leggera jonica ai fasti che ha conosciuto in passato
esprimendo atleti che hanno indossato 126 maglie azzurre e hanno
partecipato alle Olimpiadi, ai Campionati del mondo ed Europei, alle
Universiadi, ai Giochi del Mediterraneo e che nel presente esprime
giovanissimi atleti e giovanissime atlete, già assurti a livelli nazionali
ed internazionali".