Taranto: Monito Lo Sicco, "Vietato montarsi la testa"
"Il merito di Ciullo? Si è presentato in punta di piedi e con rispetto in uno spogliatoio che, al momento del suo arrivo, viveva un periodo estremamente difficile". Durante Rossoblu 85, in onda su Canale 85, anche Fabrizio Lo Sicco ha tessuto le lodi di Totò Ciullo, tra gli artefici principali della rinascita del Taranto. "Alla fine - prosegue il centrocampista - non si è inventato nulla, ci ha solo chiesto di entrare in campo serenamente e di giocare come sappiamo".
LOTTA SALVEZZA "Dobbiamo restare con i piedi per terra. Nonostante i 7 punti delle ultime tre partite, non abbiamo conquistato nulla. Bisogna scendere in campo con la voglia di lottare e con la consapevolezza che ci sono ancora diversi scontri diretti da affrontare. Chi temo nella corsa salvezza? Il Taranto, perché è artefice del proprio destino. Devo dire, però, che il Catanzaro mi è piaciuto molto, sono convinto che alla fine riuscirà a tirarsi fuori".
LA STAGIONE "Quando mi è stato riferito che dovevo andar via, mi è crollato il mondo addosso. È vero che un calciatore vive con la valigia in mano, ma non me l'aspettavo. Credo sia stato il momento più brutto. Il più bello quando ho saputo che era saltato lo scambio con il Messina. Mi sono messo tutto alle spalle riprendendo a lavorare come se nulla fosse successo, pronto a giocarmi le carte che avevo a disposizione".