Taranto: Ospedale San Cataldo, CGIL chiede istituzione polo educativo
Peluso: ‘Non sia solo opera edile ma anche opera sociale’
“Le classifiche sono fatte per essere scalate e un po’ di pragmatismo non guasterebbe. Per questa ragione per risalire la china dell’indicatore ad esempio collegato ai tempi di conciliazione vita-lavoro, occupazione femminile, formazione e continuità didattica, candidiamo come CGIL, insieme alla Funzione Pubblica, il progetto che prevede l’istituzione di un Polo educativo aziendale o interaziendale all’interno del futuro ospedale San Cataldo di Taranto“. Tiziana Ronsisvalle, componente della segreteria provinciale della Funzione Pubblica, commenta così la lettera firmata dal segretario generale di categoria, Lorenzo Caldaralo e dal segretario generale confederale, Paolo Peluso, inviata alla Regione, ai vertici dell’ASL di Taranto e al neo commissario del Comune di Taranto. Si tratta di un luogo educativo che potrebbe essere previsto nelle aree di strutturazione del nuovo e imponente nosocomio cittadino – commenta la Ronsisvalle – che certamente rappresenterebbe una forma di attenzione nei confronti delle migliaia di dipendenti diretti e indiretti del San Cataldo e dei loro bambini, che contribuirebbe alla costruzione di un reale benessere organizzativo e favorirebbe il miglioramento delle condizioni di coloro che in qualità di piccoli ospiti, saranno costretti a frequentarlo per degenze caso mai prolungate nel tempo. Del resto – prosegue la nota della CGIL – non sfuggirà l’ipotesi di fruizione di fondi del PNRR finalizzati all'aumento dell'offerta di servizi educativi nella fascia 0/6 per un ammontare complessivo di 2,4 miliardi di euro previsti su base nazionale alla voce “Asili Nido e scuole dell'infanzia”. Crediamo che l’attenzione nei confronti dei più piccoli sia misura anticiclica per affrontare, con approccio realista, anche molte altre criticità del territorio, che come ricordiamo spesso registra non solo un calo di occupazione tra le donne, ma anche un preoccupante dato relativo alla denatalità – sottolinea l’esponente della FP CGIL di Taranto – progettare in tal senso, partendo dall’alveo pubblico e da questa imponente opera, potrebbe essere il primo passaggio per strutturare un modello da replicare anche su altri fronti. Il “San Cataldo” potrebbe essere consegnato già nella primavera del 2022, e oltre ad essere un importante opera edile con 715 posti letto, 160mila metri quadri di superfici coperte, un eliporto, 81mila metri quadri di aree verdi attrezzate e due parcheggi, sia un’opera sociale in grado di contribuire al benessere più esteso della collettività e dei lavoratori – conclude Paolo Peluso, segretario della CGIL di Taranto. La CGIL e la FP CGIL chiedono, a tal proposito, l’istituzione di un tavolo di concertazione per l’istituzione del polo educativo all’interno dell’Ospedale San Cataldo, e l’individuazione delle linee d’azione da candidare entro il prossimo febbraio al sovvenzionamento attraverso fondi comunitari. (CS)