Walter Gargano confessa: "A Napoli picchiai Montervino"
Walter Gargano, oggi calciatore del Monterrey, in Messico, ha ripercorso il periodo trascorso in Italia, in particolare al Napoli. Parlando con una radio messicana, Rg El Mota, l'ex centrocampista degli azzurri ha ricordato quando arrivò alle mani con Francesco Montervino, oggi diesse del Taranto ma allora capitano del Napoli, e con il figlio del presidente De Laurentiis. “Durante un allenamento ci fu uno scontro di gioco - ricorda Gargano - e Montervino mi diede uno schiaffetto sul viso, come se volesse dire “stai zitto, piccolino”. Pensava che non avrei reagito, ma mi arrabbiai e all’epoca non pensavo molto a quello che facevo, ma aveva sbagliato persona. Gli diedi un paio di colpì e non reagì, poi cercò di spaventarmi dicendo "ti ammazzo!", espressioni che usano spesso da quelle parti. Gli dissi che a me non piace parlare e se voleva litigare ero lì, sua a disposizione. Ricordo che Lavezzi mi diceva "picchialo, picchialo!". Sono errori che uno commette quando è giovane…”. Su Edo De Laurentiis: “Tornavamo da una partita contro la Lazio, a Roma. Il Pocho è una persona solare, e nel bus mise la sua musica. Il figlio del presidente la sostituì con uno dei film di De Laurentiis, che è un produttore cinematografico e ne produce vari, peraltro molto brutti. All’epoca non era il vicepresidente del Napoli, ma siccome è giovane, ha due anni in più a me, e non sa fare altro lo hanno inserito nel club. Si arrabbiò quando tutti i calciatori iniziarono a fischiare: ero seduto al mio solito posto e visto che non ebbe il coraggio di parlare col Pocho venne da me. Mi diede uno schiaffo sulla gamba dicendo "vi ho detto che non dovete fischiare!". Gli risposi tranquillamente, facendogli capire che stava sbagliando perché non avevo fatto nulla e che il film non mi disturbava. Lavezzi mi sussurrò nell’orecchio "Picchialo, picchialo, picchialo!" e dato che avevo una personalità aggressiva, ma anche se non era mia abitudine fare a botte, ancor meno col figlio del presidente, gli diedi uno schiaffone davanti a tutti: mi disse ‘t’ammazzo’ e gliene diedi un’altro. Arrivammo a Castel Volturno, scesi dal bus senza zaino e gli dissi ‘andiamo a litigare’, ma lui mi chiese scusa, dicendo di aver sbagliato. Non successe più nulla”.
Nella foto: Walter Gargano e Francesco Montervino con la maglia del Napoli