Eccellenza: Di Maio, "Ecco perché ho scelto Altamura..."
Per Gennaro Di Maio non è la prima volta ad Altamura. Ha già allenato e vinto nella piazza biancorossa, mentre nella passata stagione è stato l’indiscusso allenatore dell’anno conquistando, con il suo Gravina, campionato e Coppa. Ecco le prime dichiarazioni da nuovo tecnico dell'Altamura.
- Mister, partiamo dalle ragioni che l'hanno portata a sposare il progetto del Team Altamura.
“Sicuramente l’entusiasmo del presidente. È bastato un incontro e qualche minuto per capire che il progetto è ambizioso e importante, non finalizzato soltanto a una stagione, ma nel lungo periodo. C'è voglia di approdare nel calcio che conta e per me questa è una grande sfida. Dunque, non ho esitato neanche un secondo”.
- Lavorerà con uno staff preparato e professionale, che ha già avuto con sè a Gravina: quanto può aiutarla?
“Per me, è un fattore determinante, l’ho provato sulla mia pelle l’anno scorso. Ho avuto dei collaboratori fantastici, non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto dal punto di vista umano. Ci sono stati momenti in cui abbiamo avuto difficoltà nella gestione e grazie al loro aiuto le abbiamo superate. In particolare, due collaboratori con una certa esperienza mi hanno aiutato a ragionare su determinate situazioni, a dimostrazione di come lo staff non sia solo importante solo per gli aspetti tecnici. Abbiamo confronti giornalieri, ci fermiamo anche dopo gli allenamenti e dallo scorso anno abbiamo deciso di inserire anche una nutrizionista. Ci piace lavorare in un certo modo e per raggiungere determinati obiettivi è fondamentale avere un gruppo professionale. Senza dimenticare lo staff medico, che riveste un ruolo determinante”.
- Come si suole dire "a volte ritornano": si sente un po’ emozionato a riprendere per mano quella squadra che lei stesso ha riportato in Eccellenza, tra l'altro nella sua prima esperienza da allenatore?
“Sarò sempre riconoscente ad Altamura perché mi ha dato la possibilità di allenare. In particolare il direttore generale Martelli, che all’epoca ha creduto in me e riportammo insieme questa squadra in Eccellenza. Appena si è ripresentata l’opportunità di tornarci, come dicevo prima, non ho esitato un attimo ad accettare, soprattutto perché ho avuto sempre un rapporto trasparente e schietto con la tifoseria, anche se lo scorso anno c’è stata qualche piccola incomprensione, che in un secondo momento, tra persone mature, abbiamo chiarito e dunque non è successo assolutamente. Nella stagione appena conclusa, dirigenti e squadra hanno avuto la capacità di riaccendere un entusiasmo che in città forse si stava spegnendo, quindi per me è soltanto un onore allenare una società con un blasone e una tifoseria pazzesca. Mi auguro di ripagare la fiducia che hanno avuto nei miei confronti”.
- La società presenterà domanda di ripescaggio: quanto, secondo lei, sono concrete le possibilità di accedere al massimo torneo dilettantistico nazionale?
“Sono una persona realistica e concreta, quindi sono concentrato sul campionato d’Eccellenza. Altresì, dico che il presidente e il direttore Martelli mi hanno dato garanzie importanti e ho fiducia in loro. Pertanto, se ci saranno i presupposti e si libereranno dei posti, l’Altamura ha tutte le carte in regola per la Serie D: ci auguriamo che sia cosi, altrimenti ci metteremo a lavoro con tanta umiltà e cercheremo di portare Altamura nelle categorie che merita”.
- Sono già stati svelati i primi nomi che comporranno l’organico: all’ossatura della passata stagione sono stati aggiunti nuovi elementi di categoria, che tipo di impronta vuole dare alla squadra?
“Preferisco sempre una squadra di uomini prima che di giocatori. Uomini con dei valori importanti, che abbiano voglia di sposare il progetto che ho sposato io. La maglia che indossano deve essere la loro seconda pelle, devono sudarla e meritarla. Su questi elementi sono basate le mie scelte, poi è ovvio che cerco un gruppo di giocatori che si conosce, che ha lavorato insieme, che vince campionati e che hanno voglia di mettersi in discussione. Per questo ci vuole gente che si sacrifichi e che lavori con umiltà e disponibilità”.
- Infine, a cosa ambisce Di Maio?
“Spero che sia l’inizio di una grande avventura e di un grande rapporto che possa portare a traguardi e categorie prestigiose che una città grande e importane come Altamura merita. Ma soprattutto una società solida, come quella attuale, che possa permettere di programmare un futuro roseo...".