MAP Festival: Successo e inaugurazione al MArTA con ‘Lectio’ e mostra di Franco Purini

Partecipazione per la ‘lezione’ dell’ospite della rassegna di Musica, Architettura e Parallelismi

Cultura, musica e spettacolo
14.06.2022 19:19

«Sono lusingato per l’allestimento della Mostra, e non solo dal punto di vista allestititivo, ma anche ambientale, il punto di vista simbolico – i miei disegni sospesi nel vuoto, in qualche modo, come fossero domande che aspettano risposte; spero siano considerate anche così queste serie: amo scrivere, in quanto docente universitario, ma parte delle mie riflessioni sull’architettura e sul suo significato le faccio attraverso i disegni: ogni mio disegno, nelle intenzioni, rappresenta una mia teoria. E proprio queste due serie di disegni si interrogano su cosa sia, nel nostro mestiere, lo spazio e che rapporto ha, questo, con altre dimensioni, altri àmbiti creativi». Queste, ieri, le prime parole dell’architetto di fama internazionale, Franco Purini, al cospetto della Mostra dedicata alle sue opere e realizzata nel MArTA con la collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Taranto.

FRANCO PURINI

Dunque, lectio magistralis e taglio del nastro della Mostra dedicata all’archistar ospite del Map Festival e del Museo Archeologico nazionale, con una platea che ha fatto registrare il “tutto esaurito” (partecipazione su prenotazione). Durante l’incontro, sono state fornite anticipazioni sulla stessa Mostra aperta al pubblico a partire da martedì 14 giugno (accesso con biglietto d’ingresso al Museo).

Con “Il sacro di Purini”, a cura di Ubaldo Occhinegro, Giuseppe Fallacara, Eva Degl’Innocenti e Piero Romano, sono ripresi gli appuntamenti della seconda edizione del MAP Festival, rassegna di Musica, Architettura e Parallelismi. Nel corso della sua “lectio”, Purini ha mostrato una ricca galleria di opere, idee originali e soluzioni innovative in campo urbanistico. Progettista della Torre Eurosky, il più alto edificio civile di Roma e una delle torri residenziali più alte d'Italia, nel corso della sua lezione ha avuto modo di confrontarsi con l’arte millenaria esposta nel Museo archeologico. I lavori, introdotti dalla direttrice del MArTA, hanno ospitato, fra gli altri, il presidente dell’Ordine degli architetti, Paolo Bruni, la Commissione cultura con gli architetti Tiziana Latorre, Romina Occhinegro e Angelo Campo.

Il MAP Festival, in programma dal 7 al 18 giugno, è un progetto ideato e voluto dall’Istituzione Concertistico Orchestrale Magna Grecia, con la direzione artistica del Maestro Piero Romano, e in collaborazione con Arcidiocesi di Taranto, Comune di Taranto, Ordine degli Architetti di Taranto, MArTA, Regione Puglia, Ministero della Cultura. Protagonista indiscussa della rassegna, una rivoluzione artistica coniugata con i concetti di comunità, città da abitare e scenografie urbane.

Non solo analisi dei rapporti e della sinuosa crossmedialità che intercorrono tra le due arti, musica e architettura appunto, ma anche il loro apporto in tutte le possibili declinazioni di creatività: merito dei Parallelismi, capaci di tessere fili tra voci ed espressioni diverse, fra realtà agli antipodi. Il MAP Festival è realizzato anche grazie al prezioso contributo di Varvaglione1921, la BCC di San Marzano, Kyma, Ninfole, Teleperformance, Programma Sviluppo e Five Motors. Ringraziamento rivolto anche a New Home Immobiliare, Miccoli Group, Marturano Elettricità e Chemipul.

Prossimo appuntamento con il MAP Festival, mercoledì 15 giugno, capannone di Five Motors: Deproducers, progetto nato dall’estro di Vittorio Cosma (tastierista, ex PFM), Riccardo Sinigallia (cantautore e produttore), Gianni Maroccolo (già bassista di Litfiba e CCCP-Fedeli alla linea), Max Casacci (chitarrista e vocalist dei Subsonica) e Riccardo Sinigallia (cantautore e produttore). Brani inediti, immagini suggestive e una scenografia per una conferenza scientifica del filosofo Telmo Pievani, romanziere ed evoluzionista (ingresso 20euro). (Comunicato stampa)

Turismo e cultura: Puglia 3x6x5 a Taranto per guardare al 2030
OMG - MAP Festival: Deproducers, DNA da applausi