Coronavirus: Federazione Architetti PPC Puglia scrive a Michele Emiliano
La situazione di emergenza sanitaria che si protrae ormai da oltre quaranta giorni impone una seria riflessione da parte di tutte le componenti sociali per le pesantissime ricadute economiche che lo stop forzato dell’intero Paese sta portando con sé. Con quasi tutto il sistema produttivo in lock down, ogni settore economico sta risentendo il peso di una crisi dalla quale ci si stava già risollevando a rilento e nella quale siamo tutti ripiombati nell’arco di poche settimane. In particolare il mondo delle professioni, nelle sue varie declinazioni, sta subendo come e forse più degli altri i contraccolpi negativi di un sistema economico fermo e al momento senza una prospettiva chiara e certa di ripresa nell’immediato. La categoria che questa Federazione regionale rappresenta, pur essendo stata classificata tra i codici Ateco per i quali è stata concessa la facoltà di proseguire nella propria attività, vive da più di quaranta giorni il paradosso di poter aprire gli studi ma di non poter proseguire nelle attività di cantiere. Le risorse messe in campo a livello governativo e delle varie Regioni italiane dimostrano sicuramente un’attenzione generalizzata mai riscontrata in altre situazioni passate e fanno comprendere l’assoluta gravità del momento storico che stiamo attraversando. In attesa che la cosiddetta Fase 2 abbia avvio con le modalità che tutti auspichiamo essere rapide, concrete ed efficaci, la Federazione regionale degli Ordini degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Puglia ritiene indispensabile contribuire al ragionamento in atto a livello nazionale ma soprattutto regionale sulle misure di sostegno che si stanno mettendo in attuazione e sui possibili scenari che potrebbero immaginarsi per la gestione ottimale dell’attuale momento emergenziale ma soprattutto per la fase di prossima ripresa. Perché da una crisi di sistema possano nascere nuove opportunità per tutti.
DIGITALIZZAZIONE ENTI PUBBLICI La crisi in atto ha dimostrato da subito come l’Italia fosse in estremo ritardo culturale ed infrastrutturale sul tema dell’informatizzazione generalizzata in particolare del settore pubblico. Se il mondo del privato ha gestito in modo pressoché rapido ed efficace il passaggio verso il lavoro agile, non così è stato invece per gli enti pubblici, specie per gli enti territoriali, che ancora oggi faticano a “riaprire” i propri uffici in modalità a distanza e con le tecnologie che sono perfettamente alla portata di chiunque. Tutto questo sta creando disservizi continui ed uno stop ingiustificato per quelle attività che potrebbero proseguire e che invece sono inspiegabilmente ferme da oltre quaranta giorni. Oltre agli appelli alla collaborazione che anche questa Federazione ha promosso nelle scorse settimane con apposite note indirizzate a tutti gli enti pubblici del territorio, è indispensabile che vi sia una direttiva regionale in tal senso che inviti le pubbliche amministrazioni locali ad attrezzarsi con estrema urgenza, per riprendere a pieno regime ma in modalità smart working le attività amministrative e di rapporto con l’utenza, contribuendo con appositi capitoli di investimento sia per la gestione dell’immediato, sia per la costruzione di un sistema informatico che possa servire per il prossimo futuro, atteso il fatto che non si potrà più prescindere dall’uso di tali tecnologie che dimostrano di essere pienamente efficaci, consentendo a tutti risparmi in termini di tempo e di risorse economiche. Nello specifico si propone:
- Dotazione da parte di tutte le Pubbliche Amministrazioni di sportelli unici telematici possibilmente unificati (S.U.E. e S.U.A.P, Soprintendenza) per la compilazione e invio pratiche. Questo al fine di poter far dialogare i diversi Enti con un unico sistema informatico ed avere un'unica modalità di caricamento dei progetti;
- Aiuti alle P.P.A.A. per la dotazione di attrezzature e strumentazione e personale adeguato, formato e dedicato ai servizi telematici;
- Dotazione da parte della Regione della piattaforma telematica per le pratiche edilizie soggette a normativa sismica da tempo in uso in altre Regioni.
- Caricamento su tutti i siti web Istituzionali dei Comuni di tutta la documentazione necessaria alla redazione delle pratiche edilizie, con particolare riferimento a:
- modulistica Edilizia e attività produttive aggiornata editabile;
- cartografia aggiornata e facilmente scaricabile in formati di uso comune (pdf, tif, ecc)
al fine di consentirne un’agevole utilizzo nella redazione degli elaborati grafici. Particolare attenzione dovrà essere posta nell’uso delle retinature utilizzate al fine di evitare errate interpretazioni.
- Regolamenti comunali, NTA, vincoli scaricabili e delibere di aggiornamento degli strumenti urbanistici.
NECESSITÀ DI LIQUIDITA’ IMMEDIATA Per le imprese e professionisti che lavorano per soggetti privati, si propone che la Regione avvii una procedura simile a quella proposta per il pubblico su anticipazioni e Stati di Avanzamento Lavori, attraverso un sistema di prestiti ai privati da restituire con tasso agevolato;
MICROPRESTITO PER I PROFESSIONISTI Per fare fronte alla mancanza di liquidità immediata e per sostenere la sopravvivenza degli studi, piccoli e medio piccoli, di cui è costituito il tessuto professionale pugliese, diventa indispensabile promuovere forme straordinarie di microprestito a tasso zero, con tempi lunghi per la restituzione ed una quota parte importante di fondo perduto
LAVORI PUBBLICI L’opportunità di delineare azioni concrete che contribuiscano a semplificare l’azione amministrativa sia in questa fase strettamente emergenziale, che nel breve-medio periodo, appare di fondamentale importanza allo scopo di ottenere il duplice obiettivo di garantire risposte adeguate ad un tessuto economico in difficoltà ma soprattutto delineare pratiche virtuose che possano dispiegare i loro effetti in un secondo momento, rafforzando quanto strutturato in questa prima fase. All’interno di questo quadro di riferimento si ritiene pertanto utile proporre alcune azioni complementari, a quelle che il Presidente della Regione ha suggerito ed in qualche modo attivato con nota Prot. n. 1036/SP del 23 marzo scorso, che potrebbero ulteriormente contribuire a lenire le difficoltà attuali ed impattare in tempi rapidissimi sulla filiera delle costruzioni e sulle condizioni economiche e prospettive di vita di tutte le famiglie dei diversi operatori che ad essa afferiscono. Stato di Avanzamento dei Lavori in deroga rispetto a quanto previsto dal CSA e dal Contratto d’Appalto. Il sistema annunciato, a distanza di un mese dalla predetta nota, pare non stia sortendo i risultati attesi in quanto le Amministrazioni non autorizzano la presentazione dei S.A.L.. È necessario intervenire mettendo a disposizione strumenti e mezzi affinché tale procedura sia urgentemente attuata sia per i lavori finanziati con mezzi propri delle amministrazioni appaltanti sia che si tratti di finanziamenti regionali/statali/europei.
Anticipazioni sulle spese tecniche. Ulteriore misura che potrebbe essere sostenuta è il ricorso all’anticipazione sulle spese tecniche (ai sensi dell’Art. 35 comma 18 del D. Lgs. 50/2016 come modificato dalla L. n. 55 del 14 giugno 2019) ad inizio lavori, ad imprese e professionisti anche se i lavori sono già avviati. Le anticipazioni potrebbero essere calcolate in percentuale sulla restante parte di lavori/parcelle;
Attivazione di un apposito Fondo di rotazione per la progettazione. Si ritiene che l’attivazione di un apposito Fondo rotativo per la progettazione, ad integrazione di quanto già previsto dalla DGR 545/2017, al quale le amministrazioni locali potranno attingere e finanziare con rapidità opere pubbliche, dando impulso immediato al riavvio delle attività progettuali e dei conseguenti cantieri edili. Incentivazione del Concorso di Progettazione. Questa Federazione è convinta che un ulteriore aspetto di importanza strategica possa essere il ricorso, in maniera sistematica, allo strumento del Concorso di Progettazione per l’affidamento dei servizi di progettazione che consente di perseguire elevati livelli qualitativi delle proposte progettuali, celerità di affidamento dei servizi e sensibile riduzione delle possibilità di contenzioso tra gli operatori economici che partecipano alla procedura.
EDILIZIA PRIVATA - AGEVOLAZIONI PER IL SETTORE DELL’EDILIZIA. Nel settore privato, con un mercato dell’edilizia quasi del tutto fermo, saranno in pochi a volere avviare da subito interventi per nuove costruzioni, ristrutturazione o attività edilizia in generale. In pochi avranno probabilmente mezzi e voglia necessaria per riattivare da subito un comparto che anche per quanto riguarda il mercato immobiliare subirà una forte contrazione. Pertanto la necessità principale sarà quella di trovare sistemi per incentivare la ripresa attraverso agevolazioni fiscali che possano rivelarsi molto vantaggiose per gli investitori, riaprendo la possibilità per il settore privato di rimettere in moto una macchina che contribuisce in modo sostanziale alla produzione del PIL regionale. Al fine di riavviare tutto il processo economico, produttivo e professionale, si dovrà porre particolare attenzione anche al settore dell’Edilizia privata, vero settore trainante dell’economia che ruota intorno al mondo dell’edilizia e dei servizi di architettura e ingegneria. A tal fine si propongono una serie di iniziative che possano accelerare tale processo.
Snellimento delle procedure abilitative. Al fine di garantire la certezza sui tempi di rilascio dei titoli abilitativi, si propone lo snellimento di tutte le procedure autorizzative, chiedendo che venga ribadito ai Comuni l’obbligo del rispetto dei termini indicati all’art. 20 del DPR 380/2001 e, di conseguenza, la Regione svolga un’azione di vigilanza.
Strumentazione urbanistica
- Obbligo di aggiornamento e verifica continua, a scadenze fissate, della strumentazione urbanistica dei Comuni (Pdf, PRG o PUG);
- Modifica del Piano Casa al fine di regolamentare gli interventi possibili, le modalità, le condizioni ed i parametri. Tale modifica si rende necessaria, sia al fine di perseguire concretamente il miglioramento della qualità architettonica ed energetica degli edifici, che per scongiurare che la possibilità di deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici e dei regolamenti edilizi comunali da un lato, ed il continuo rimandare la conclusione di questa esperienza (con continue proroghe) dall’altro, possano generare effetti negativi effetti sul territorio, sulla collettività insediata, ed alterare l’identità dei luoghi.
- Qualora, dunque, si volesse perseguire con la strada del Piano Casa, anche in funzione di renderlo permanente sarebbe necessario modificarlo, regolamentarlo attraverso un procedimento ispirato alle esigenze e specificità dei luoghi.
- Rivisitazione dei piani di Rigenerazione urbana che passi in via prioritaria attraverso la riqualificazione, riconversione, valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato, con un impatto sull’ambiente minino, diverso da quello che si è fatto fino ad oggi (progetti innovativi ed ecosostenibili). E’ necessario trasferire i concetti di compatibilità ambientale, innovazione ed ecosostenibilità, impiego di materiali edili eco-compatibili, ricorso a fonti energetiche rinnovabili, limitazione dell’inquinamento acustico - ormai acquisiti per le nuove edificazioni - anche al patrimonio edilizio esistente.
In questa fase di assoluta incertezza generale riteniamo che il settore delle professioni, rappresentato da questa Federazione regionale, possa contribuire in modo sostanziale a quella fase di ripresa che ci si auspica sia quanto più rapida possibile.
Riteniamo altresì che la Regione Puglia possa e debba svolgere un ruolo decisivo per agevolare la ripresa di tutti i processi economici non con interventi di sostegno una tantum che poco o nulla riescono ad incidere nell’economia generale, ma con azioni strutturali che aiutino concretamente in questa difficile fase di emergenza, creino le condizioni per una rapida ripartenza e forniscano nuove e concrete occasioni per il prossimo futuro.
In questo quadro di riferimento gli Architetti di Puglia sono parte attiva e vogliono contribuire con azioni concrete e proposte costruttive, anche attraverso un maggior coinvolgimento ai momenti decisionali, alla ricostruzione di quel tessuto economico e professionale che con tanta fatica stava lasciandosi alle spalle la crisi degli anni passati e che ora con fatica sta provando sopravvivere all’ondata di questa crisi sanitaria. (Il Consiglio della Federazione regionale degli Ordini degli Architetti P.P.C. della Puglia)