IL PUNTO: Taranto, perdere ad Aprilia è stato un "bene"...

TARANTO
Redazione
11.11.2015 16:00

Il punto di Fabrizio Caianiello

Contrariamente a quanto pensano in molti,il pareggio tra Nardò e Potenza era prevedibile. Innanzitutto perché si giocava in campo neutro ed il Nardò ha fatto del suo stadio un fortino inespugnabile, poi perché il Potenza con le cosiddette ‘big’ qualcosa dal cilindro la estrae sempre ed infine per una sorta di legge dei grandi numeri che induceva a pensare che prima o poi i neretini un mezzo passo falso (ammesso che lo sia) avrebbero portuto farlo. Cambia poco. Restano i favoriti.

E probabilmente andrò controcorrente anche nel dire che sia stato un bene per il Taranto perdere contro una compagine modesta e giovane come l’Aprilia. Vincere avrebbe solo nascosto temporaneamente (come già avvenuto in passato) tutti i limiti di una rosa incompleta, che ha molti under inadeguati, non ha ricambi e, cosa più importante ha una sola persona in grado di fare gol. Alla fine pagherà Cazzarò che ha avuto il coraggio di accettare la scorsa estate una sfida quasi impossibile: dover vincere, anzi, stravincere senza una rosa adeguata, l’esperienza necessaria e con una piazza che pretende (giustamente) il salto di categoria che gli sarebbe spettato di diritto attraverso i ripescaggi. In ogni caso, nulla è perduto.

La Virtus Francavilla umilia il Fondi. I laziali sono stati capaci, nonostante Meloni, Tiscione, Iadaresta e compagnia bella e e nonostante la superiorità numerica di tirare una sola volta in porta. Merito di Calabro e dei suoi ragazzi capaci di impacchettare l’ennesima partita quasi perfetta. Resta il problema della mancanza di cambi in panchina. Dal canto dei laziali (che continuano ad ingaggiare calciatori) possono comprare anche il Papa, se non cambiano modo di giocare, strada non ne faranno.

Il Bisceglie continua ad essere da anni la squadra delle occasioni mancate. A Gallipoli avrebbe potuto fare il suo ingresso ufficiale nel club delle grandi ma ha steccato clamorosamente. Probabilmente è solo rimandato ma il bravo De Luca deve fare più attenzione nella lettura di alcune gare sulla carta più semplici.

Il Manfredonia dimostra si essersi mosso benissimo sul mercato. Come al solito. Sono bastati tre innesti per quadrare la squadra. La vittoria di Picerno pesa come un macigno nella classifica e nel morale.Come previsto subito dopo la gara è saltato De Pascale dalla panchina dei lucani. Arriva La Cava.

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