Andrea Valzani
Andrea Valzani

Il nome di Andrea Valzani, arbitro pugliese di basket, è emerso tra le carte dell’inchiesta sulle scommesse illegali che ruota intorno al calciatore Nicolò Fagioli. A seguito di questa circostanza, Valzani ha deciso di rinunciare alla designazione per la partita di Serie A Virtus Bologna–Brescia, in programma nella serata di lunedì 14 aprile.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, il nome di Valzani compare in una chat datata 20 settembre 2022, in cui Fagioli avrebbe inoltrato a De Giacomo, ritenuto uno degli organizzatori del sistema di scommesse clandestine, la distinta di un bonifico da 10.000 euro effettuato dallo stesso Valzani in favore della gioielleria Elysium. L’acquisto, formalmente, sarebbe riferito a un orologio Rolex. L’arbitro, va precisato, non risulta al momento indagato.

La decisione di non scendere in campo lunedì è stata presa direttamente da Valzani e comunicata nella mattinata di sabato 12 aprile alla commissione arbitrale.

Chi è Andrea Valzani

Originario di Martina Franca, classe 1992, Andrea Valzani è un ex giocatore di pallacanestro diventato arbitro nel 2010. Dopo l’esperienza nei campionati regionali, esordisce in Serie C nel 2012, dirigendo l’anno successivo la finale scudetto Under 19. Si distingue rapidamente e nel 2017 conquista la promozione in Serie A2, dirigendo anche la finalissima di Supercoppa.

Il debutto in Serie A arriva nel 2020 con Trieste-Cremona, a cui seguono finali scudetto di alto profilo, come quelle tra Olimpia Milano e Virtus Bologna.

A impreziosire il suo curriculum, anche la convocazione come arbitro alla prestigiosa Summer League di Las Vegas, dove ha diretto gare internazionali di alto livello, tra cui quella tra Cleveland Cavaliers e Orlando Magic.

La solidarietà di Valerio Antonini

Sulla vicenda è intervenuto anche Valerio Antonini, presidente della Trapani Shark, che ha espresso vicinanza al direttore di gara di Martina Franca: «Solidarietà all’arbitro Valzani, che ha rinunciato ad arbitrare Virtus-Brescia. Sono convinto che non possa essere coinvolto in questo scandalo. Non voglio neanche sospettarlo. Il basket italiano ha bisogno di immagine pulita e scevra da situazioni così gravi. Lasciamole al calcio che, ahimè, ne è scandalosamente pieno».