IPPICA: Il movimento pugliese in crisi chiede aiuto ad Emiliano
Consegnate simbolicamente le chiavi delle scuderie. M5S presenta una interrogazione al Ministro Martina
La sede della Regione Puglia a Bari
I titolari delle scuderie ippiche pugliesi, insieme ad allevatori, guidatori, allenatori, gentlemen ed artieri, affiancati anche dalle associazioni animaliste come Arpec e WWF, consegnano simbolicamente le chiavi delle loro aziende al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per protestare contro i tagli al settore per 50 milioni previsti dal governo nella legge di stabilità.
"Così non ce la facciamo ad andare avanti", dicono gestori di scuderie, fantini e driver. "Il governo deve capire che l'ippica è uno sport serio ed un mondo che dà da mangiare a 50mila famiglie in Italia". Molti di loro vivono solo di ippica ed attendono i premi delle vittorie che tardano dal mese di maggio. "Chi vive di ippica - spiegano- in questo momento ha difficoltà a pagare le bollette di casa".
Accanto ai titolari di scuderia si schiera anche Anita Carelli, figlia del patron dell'ippica tarantina Donato, titolare di uno dei pochi ippodromi privati in Italia, il "Paolo VI" di Taranto. "Col taglio di 33 milioni al montepremi e 17 agli ippodromi comunali rischia la chiusura la metà degli impianti italiani. Non a caso i dirigenti al ministero dell'agricoltura hanno elaborato il calendario delle gare solo fino a domenica 15 novembre. Poi non si sa che fine faremo". "Tutta la catena è in crisi - aggiunge la Carelli - se chiudono le scuderie e non ci sono cavalli in pista chiudiamo anche noi".
Oltre al taglio, la beffa: "Non abbiamo neanche i soldi per la biada e per tenere bene in salute gli animali - spiegano i titolari di scuderie - i cavalli da corsa (ce ne sono circa 1000 in Puglia in attività, di cui 400 corrono a Taranto) non si possono portare al macello perché prendono proteine che per l'uomo possono essere nocive. Ogni animale ha il suo chip di riconoscimento".
La protesta, partita dalla Puglia, rischia di deflagrare in tutta Italia e diventare più incisiva. "Se la situazione non si sblocca - minacciano - porteremo tutti i cavalli a Bari e li consegneremo alla Asl perché li prenda in carico, noi non abbiamo più soldi per curarli come si deve".
Della vicenda si interessa il parlamentare del M5S Giuseppe L'Abbate, secondo il quale
"l'ippica attende da tempo manovre e riforme ma il Partito Democratico ha puntato sulle slot machine abbandonando un intero settore che coniuga agricoltura, natura, sport, divertimento".
Il deputato ha presentato una interrogazione parlamentare per richiamare il sottosegretario Castiglione ed il ministro Martina ai propri doveri: "Dopo l'inazione e gli scippi subiti in tutti questi anni, ora l'ippica ha bisogno di fatti".
Vittorio Ricapito per www.bari.larepubblica.it
Il video dell'incontro con Emiliano in questo link:
https://www.facebook.com/Ippodromo-Paolo-VI-392761767591262/?fref=ts