Taranto: ‘Favole sfasate’, studenti della Moro-Leonida come Pinocchio
Rappresentazione in scena alle 19.30 di lunedì 14 novembre al Teatro Ariston
Vanno in scena le “Favole sfasate” dei bambini della scuola Moro-Leonida di Taranto. Dopo il grande successo dello spettacolo della scorsa settimana “Sulle orme di Francesco… custodi del Creato”, gli studenti dell’istituto comprensivo presieduto dalla dirigente scolastica Loredana Bucci tornano sul palcoscenico. Appuntamento il prossimo 14 novembre 2022 alle ore 19,30 al teatro Ariston.
La rappresentazione si inserisce nei progetti PON “Raccontiamoci in scena, “Musica a colori”, “Genitori all’opera”, “Vedere, fare, creare danza”, “Disegnare e creare il futuro a colori” si sono conclusi con successo !”. Con questa rappresentazione musicale i bambini della scuola primaria vogliono dimostrare come è possibile manipolare un copione attraverso la metodologia del “creative thinking”, l’arte di trovare l’idea giusta attraverso il sottile filo che lega gioco, fantasia, realtà.
“E’ un lavoro corale e sociale - afferma la preside Bucci - che ha tenuto conto, ancora una volta, il potenziale e i talenti di ciascuno.“Favole sfasate” ci porta nel classico mondo delle favole più belle”.
Il protagonista, Pinocchio, non vuole crescere e continua ad andare avanti, con le sue marachelle, perdendo la strada di casa. In questo suo cammino spericolato, inciampa però in altre storie, che sono le altre favole. I piccoli attori interpreteranno i personaggi più amati del mondo delle favole e Pinocchio viaggerà insieme a loro nel mondo delle favole “sfasando” tutte le storie.
Il teatro rappresenta da sempre un contesto felice per lo sviluppo dei processi di insegnamento apprendimento per la straordinaria valenza formativa, soprattutto in qualità di veicolo privilegiato per favorire e migliorare lo sviluppo, sia individuale sia socio-relazionale, dei bambini delle bambine. Diventa pertanto fondamentale, se non addirittura imprescindibile, costruire percorsi didattici che stimolino la creatività e valorizzino il potenziale espressivo degli alunni, allo scopo di rendere la scuola un ambiente autenticamente produttivo e capace di coltivare talenti.
“Fare coro – prosegue Loredana Bucci - significa intonarsi, armonizzarsi e condividere noi stessi con gli altri. Cantare insieme significa lavorare insieme individualmente, nel rispetto del ruolo assegnato all’interno di un gruppo e nell’obiettivo di un risultato comune in una piena condivisione di intelligenze, sensibilità e talenti”.
La musica, attraverso la propria voce, diviene il tramite indispensabile per esprimere noi stessi e strumento di conoscenza delle caratteristiche altrui. Il ritmo e la conoscenza della musica inducono, attraverso la danza, alla consapevolezza del proprio corpo, alla creazione di movimenti armonici finalizzati alla rappresentazione scenica.
“Arte e creatività – dice ancora la dirigente scolastica - per agevolare i ragazzi nella “progettazione e creazione”, nel senso più ampio del termine, nella capacità di costruire qualcosa che serve per uno scopo comune, quello dell’allestimento di scenografie”.
Gli studenti sono stati seguiti in questo percorso dalle docenti esperte Pon Francesca Pizzolla, Floriana Cartellino, Daniela Lippolis, Lucia Renò, Flora Ingenito e Cristina Di Nunzio. (Comunicato stampa)