Dell'Oglio: `Taranto, è il tuo anno`

TARANTO
Alessio Petralla
05.10.2015 19:52

Ex centrocampista, Antonio Dell'Oglio

Taranto gli ha lasciato ricordi ed emozioni importanti (stagione 1999-2000), tanto che quando può Antonio Dall'Oglio torna allo "Iacovone", proprio come domenica scorsa in occasione della sfida interna con l'Isola Liri... "Guardavo la classifica - racconta a Blunote - e mi fa davvero tanto piacere vedere due compagini pugliesi (Nardò e Taranto) occuparne i vertici alti. Gli ionici in settimana, potrebbero, addirittura avere tre punti a tavolino, che li spedirebbe momentaneamente in paradiso. In questo gruppo H si possono ammirare alcune realtà importanti e a differenza degli altri anni, vedo il torneo molto più equilibrato: non esiste una vera e propra ammazza-campionato".

IL TARANTO: "I rossoblù hanno qualcosina in più delle altre formazioni.  Oltre domenica scorsa, avevo avuto modo di vederli nel match di Bisceglie in cui persero, soltanto per l'inferiorita' numerica. Vanta giocatori di valore, su tutti Genchi. Conosco benissimo queste categorie: gli under fanno la differenza e Cazzarò può vantarne di validi. La polemica... Beh le parole di Poziello saranno scaturite soltanto dalla rabbia post ko. Gli ionici hanno stra-meritato il successo".

LQ VIRTUS FRANCAVILLA: "Onestamente non li ho visti giocare, ma mi sono informato. Hanno la stessa intelaiatura della passata stagione e questo può rappresentare un punto di forza".

TORRECUSO-TARANTO: "Quando si va a giocare nel napoletano è sempre difficile anche per la rivalità con alcune formazioni del posto. So che il Torrecuso dispone di una buonissima squadra. È una sorta di prova della verità per la formaziome pugliese. Se farà risultato sarà un primo passo avanti".

L'AMARCORD: "A Taranto giocai la mia prima sgagione in sierie D, dopo anni di A e di C. Mi trovai a 33 anni ad affrontare un torneo nuovo e durissimo. Nello stesso tempo, avevo tanta voglia di aiutare i miei compagni. Ho vissuto sensazioni bellissime: la curva era straordinaria, sempre piena. Lottammo malamente, perchè il Campobasso riuscì a vincere il campionato con due punti in più rispetto a noi. In estate arrivò il ripescaggio e dovevamo restare soltanto io e Spagnulo. Fui costretto ad andarmene per questioni familiari. Pieroni voleva che stessi a Taranto sette giorni su sette: proprio non potevo e decisi di andare a Martina, ancora in serie D. Li vinsi il campionato...".

L'AUGURIO: "Non sembrava di stare ad assistere ad un match di serie D. Allo "Iacovone" c'erano 2700 spettatori: incredibile. Tempo fa fui spettatore di Andria-Lupa Castelli Romani: allora, facendo un paragone, mi sono chiesto come fanno i rossoblù a trovarsi qui. Spero nella risalita".

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