Taranto-Vicenza, Plasmati: ‘Meriterebbero entrambe la B’
Il doppio ex: ‘In Veneto sono stato benissimo, ma il cuore è rossoblu’
(Di Mimmo Nesca) Gianvito Plasmati, oggi quarantunenne, arrivò a Taranto nel mercato invernale della stagione 2007-2008. Complice l'infortunio occorso a Davide Dionigi, fu lui l'attaccante su cui la società puntò tutte le sue attenzioni mettendolo a disposizione di Marco Cari per tentare, nel girone di ritorno, l'assalto alla Serie B.
E il suo esordio in maglia rossoblu fu sensazionale: il 3 febbraio 2008, allo Iacovone arrivò la capolista Salernitana. "Fu un esordio con tantissima tensione - ricorda Plasmati -. La Salernitana era la prima della classe che stava ammazzando il campionato, ma noi disputammo un primo tempo da film. Chiudemmo la prima frazione in vantaggio 4-0 e da lì, con la spinta dei tifosi, iniziò la nostra galoppata". Quella gara finì 4-2 per il Taranto, con doppietta dell'esordiente Plasmati. Di Cejas e Cutolo gli altri due sigilli.
"Ricordo gli straordinari tifosi rossoblu - prosegue Plasmati -, peccato per alcune partite a porte chiuse e per quello che accadde in Potenza-Salernitana. Non ci fu mai un momento, nemmeno un minuto, in cui ricevemmo fischi dai nostri sostenitori. Ricordo poi la doppia finale con l'Ancona e l'entusiasmo che si respirava in città, ma tutto finì nel peggiore dei modi".
Al di là dei gol di Plasmati in quella stagione, 8 in 15 presenze playoff inclusi, tutti pesanti, il pensiero del gigante di Matera va a quella squadra: "Eravamo fortissimi, giocavamo benissimo, tutti assieme inseguivamo il primo posto. Al netto dei miei gol, mi importava essere utile alla squadra".
Arrivando alla doppia sfida playoff con il Vicenza, Gianvito Plasmati parla da doppio ex avendo vestito la maglia biancorossa vicentina nella prima parte della stagione di Serie B 2012-2013. "I due ambienti sono simili per calore e attaccamento alla squadra - dice Plasmati -, anche se al Nord sono un pò più freddi. Lo stadio di Vicenza ha gli spalti attaccati al terreno di gioco e i tifosi si fanno sentire. Ma ho visto in tv la sfida del Taranto con il Picerno e devo dire che il pubblico tarantino si è nuovamente dimostrato straordinario. Nonostante la capienza ridotta, è stato emozionante vedere lo Iacovone pieno. A Taranto c'è un ambiente meraviglioso anche se il cammino è ancora molto lungo. Sia la tifoseria del Vicenza che quella del Taranto, non c'entrano nulla con la Serie C".
Entrando nel dettaglio della doppia sfida con i veneti e passando dal percorso effettuato dalle due squadre con i loro allenatori, Capuano e Vecchi, Plasmati si lancia in un pronostico: "Capuano ha fatto un grande lavoro sin dallo scorso campionato. Nella scorsa stagione, i tanti pareggi non hanno consentito al Taranto di entrare nei play off. Quest'anno, al di là del gioco espresso dagli ionici, per tutte le avversarie è stato sempre difficile affrontare il Taranto, hanno sempre incontrato grandi difficoltà. Vecchi, a Vicenza, è arrivato in corsa e ha fatto un buon lavoro: la squadra gioca bene. Sono legato molto a entrambe le piazze, ma vorrei tanto che superasse il turno il Taranto".
Prima di chiudere, Gianvito Plasmati chiede di salutare i tifosi rossoblu, raccontando quello che per lui rimane il più bel ricordo della sua permanenza a Taranto: "Era la vigilia della partita di andata della finale con l'Ancona, percorrevo in auto Viale Magna Grecia e notavo tutte le bandiere appese per strada con la scritta Plasmati pensaci tu. E' il ricordo più bello che ho di Taranto e dell'affetto di tutta la sua gente".
I NUMERI DI PLASMATI
Col Taranto: 13 presenze e 7 reti nella stagione 2007/2008 in Serie C.
Col Vicenza: 16 presenze e 2 reti nella stagione 2012/2013 in Serie B.