Cerignola: Gambino, "Taranto squadra da battere"
Un autentico colpo quello del Cerignola e del ds Mariano Fernandez che è riuscito a portare in gialloazzurro il forte attaccante, ex Cosenza, Monopoli, Martina e Taranto Giuseppe Gambino, che, a Blunote, spiega cosa lo ha spinto a firmare per il club foggiano: “Ho accettato di firmare per il Cerignola perché conosco il ds Fernandez e perché hanno costruito una buonissima squadra in un girone in cui la formazione da battere sarà il Taranto”.
IL GIRONE H: “In prima fila ci metto, assolutamente, il Taranto che è una gran piazza. Non so se beccheremo il Potenza che sta costruendo una buonissima formazione. Occhio a Nocerina e Cavese. Ancora il raggruppamento non lo conosco e quindi è tutto un rebus. Se sarà l’H sarà quello più difficile d’Italia”.
L’INSERIMENTO: “In ritiro va tutto bene: ho trovato un bel gruppo in cui i più giovani sono educati e hanno voglia di apprendere. La stagione sarà molto lunga e, sicuramente, ci saranno momenti belli e momenti difficili: nei secondi dobbiamo fare gruppo”.
LA CONCORRENZA: “Nelle ultime stagioni ho affrontato sempre delle sane concorrenze con i compagni di reparto: la cosa fondamentale è il rispetto reciproco. Oltre me, Montaldi e Longo c’è anche Morra: avremo trentaquattro match da affrontare e non sarà possibile giocarle tutte al 100%: il tecnico Roselli mi disse meglio giocarne 23 o 25 ad alti livelli e riposare in qualche altra circostanza, che non giocarle tutte sbagliandone alcune”.
GLI OBIETTIVI: “Il mio obiettivo è fare bene e fare tanti gol. Il Cerignola è una squadra nuova: i calciatori rimasti sono pochi. Cercheremo di dare fastidio a tutti, compreso al Taranto”.
AMICHEVOLI: “Ne abbiamo giocate due con una formazione di Promozione e una d’Eccellenza: entrambe le avversarie ci hanno messo pochissimo in difficoltà. Ritengo che il primo test veritiero sarà quello del 10 agosto con il Monopoli. Addosso abbiamo dei carichi importanti e siamo appesantiti”.
GLI EQUILIBRI: “Oltre l’attacco, anche gli altri reparti sono forti: a centrocampo non c’è solo Iannini. Abbiamo Vicedomini e altri giovani importanti. In difesa ci sono Di Bari, Pollidori e Ciano: il secondo si è adattato benissimo a fare il centrale nella difesa a tre. Ci tengo a ricordare, poi, che devono giocare quattro under e che spesso non serve avere tanti nomi per vincere un campionato. Intanto, se la società noterà qualcosa che non va interverrà ancora. Restiamo con i piedi per terra e pensiamo a guardare in casa nostra dando un’occhiata alle altre. Siamo tanti e tutti forti. Questo campionato si vince con gli under importanti e con un giusto mix di calciatori”.