Taranto, Spadafino: ‘Pronti a tutto per difendere commercio di vicinato’
‘Non faremo sconti, siamo decisi a salvare le nostre aziende e il futuro della città’
Continuano gli incontri delle delegazioni comunali e territoriali di Confcommercio Taranto sui temi della desertificazione delle aree urbane del commercio. Incontri finalizzati alla condivisione di azioni da mettere in campo per contrastare il fenomeno. Intanto, i tavoli di confronto rappresentano comunque un’occasione di analisi delle specifiche problematiche delle diverse aree, e di condivisione di proposte.
Grande partecipazione al tavolo del direttivo della delegazione territoriale Confcommercio ‘Italia Montegranaro’, allargato agli operatori. Tanti gli argomenti trattati, dalle problematiche del quartiere alla crisi del commercio di vicinato. Una situazione complessa a fronte della quale gli operatori avanzano nuove idee e proposte per superare le difficoltà del momento.
"C'è voglia di reagire, di non arrendersi alla crisi - commenta il presidente Giuseppe Spadafino -, e mi fa piacere constatare che c'è la consapevolezza dell'importanza dello stare assieme per affrontare uniti la non facile sfida che il commercio tradizionale di prossimità sta affrontando”
“Noi siamo certi che la gente, i cittadini hanno compreso che se si salva il commercio di vicinato, le vie e le piazze dei quartieri continueranno a essere luoghi sicuri e di socialità. Noi abbiamo ben chiaro che il commercio tradizionale ha una mission socio-culturale oltre che di servizio, e questo ci dà la forza morale per pretendere che le istituzioni e la politica siano all'altezza della complessità del momento”, aggiunge Spadafino.
“Abbiamo allo studio alcune iniziative che avvieremo nel corso dell'anno. Siamo pronti a rimboccarci le maniche, non sappiamo se chi sta dall'altra parte della barricata ha gli strumenti e la voglia di seguirci. Noi andremo avanti comunque e non faremo sconti a nessuno perché è in ballo la vita delle nostre aziende e il futuro della nostra amata città”, conclude Giuseppe Spadafino.