TARANTO: Papagni, "Dobbiamo crescere, ma serve equilibrio"

TARANTO
Vito Galasso
18.09.2016 23:01

Un successo da cui si emerge col prurito alle mani. Per le critiche ricevute negli ultimi giorni, non per altro. Bisogno di afferrare il coltello. Spaccare e azzannare, stracciare e sfasciare. La voce di Aldo Papagni richiama all'ordine, al giusto, al sacrosanto riscatto. Si toglie qualche sassolino dalla scarpa. "Voglio fare un passo indietro - debutta il tecnico -. Sin dal principio ho chiesto al pubblico di schierarsi al fianco della società e della squadra, seppur con tanti limiti e tante mancanze. Nel corso delle tre esperienze tarantine ho imparato che in questa piazza manca equilibrio e in tal senso bisogna crescere. Dobbiamo lavorare per migliorarci giorno per giorno, c'è bisogno di tempo e di pazienza da parte di chi ci vuole bene. Dopo la gara con il Cosenza ho letto e sentito commenti positivi solo perché avevamo battuto una delle candidate alla vittoria finale. È bastato pareggiare col Siracusa e perdere a Caserta per cadere in depressione. Ecco perché dico che ci vuole più equilibrio nei giudizi. Diamo il tempo a questa squadra di crescere. Prima della gara ho detto che questo Taranto al momento ha fatto più punti del mio primo gruppo, che ricevette orde di critiche a causa di risultati non eccellenti. Sappiamo tutti come andò a finire. Ringrazio i tifosi perché ci sostengono sempre, il 70/80% di loro ci aiuta a prescindere dai risultati. Le strigliate le devono fare chi ne ha le competenze, come lo staff tecnico".

Pazienza e fatica. Ecco i segreti dell'ingegnosissimo tecnico rossoblù. "Il calo, ad esempio, fa parte di quel processo di crescita di cui parlavo. Questa è una squadra dignitosa per la Lega Pro che è riuscita a battere una formazione che l'anno scorso si è piazzata al settimo posto e che punta a migliorarsi".
Uno sguardo discreto anche all'opera dei singoli. "Bollino ha fatto un gol di grande pregevolezza, ma ne ha sbagliato uno più semplice. Viola può essere decisivo, però deve imparare a passare la palla. Ha tanta voglia di mettersi a disposizione tant'è che prima della partita, insieme a Potenza e Nigro, ha caricato i compagni. Balistreri e Magnaghi, anche se non segnano, possono essere soddisfatti perché stanno svolgendo bene il loro compito. È più importante che il Taranto faccia punti piuttosto che un singolo giocatore realizzi un gol. In questo gruppo ci sono tanti calciatori di qualità che ancora non conosco bene e in questo momento non so quanto possono migliorare".
Una dedica speciale. "Questa vittoria la dedico ad Arnaldo, un tifoso scomparso di recente a cui bisogna far riferimento".
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