TARANTO: Papagni, "Dobbiamo crescere, ma serve equilibrio"
Un successo da cui si emerge col prurito alle mani. Per le critiche ricevute negli ultimi giorni, non per altro. Bisogno di afferrare il coltello. Spaccare e azzannare, stracciare e sfasciare. La voce di Aldo Papagni richiama all'ordine, al giusto, al sacrosanto riscatto. Si toglie qualche sassolino dalla scarpa. "Voglio fare un passo indietro - debutta il tecnico -. Sin dal principio ho chiesto al pubblico di schierarsi al fianco della società e della squadra, seppur con tanti limiti e tante mancanze. Nel corso delle tre esperienze tarantine ho imparato che in questa piazza manca equilibrio e in tal senso bisogna crescere. Dobbiamo lavorare per migliorarci giorno per giorno, c'è bisogno di tempo e di pazienza da parte di chi ci vuole bene. Dopo la gara con il Cosenza ho letto e sentito commenti positivi solo perché avevamo battuto una delle candidate alla vittoria finale. È bastato pareggiare col Siracusa e perdere a Caserta per cadere in depressione. Ecco perché dico che ci vuole più equilibrio nei giudizi. Diamo il tempo a questa squadra di crescere. Prima della gara ho detto che questo Taranto al momento ha fatto più punti del mio primo gruppo, che ricevette orde di critiche a causa di risultati non eccellenti. Sappiamo tutti come andò a finire. Ringrazio i tifosi perché ci sostengono sempre, il 70/80% di loro ci aiuta a prescindere dai risultati. Le strigliate le devono fare chi ne ha le competenze, come lo staff tecnico".