Calcio - Ultrà Martina 1986: trent'anni di amore incondizionato
Trent’anni di gioie, dolori, di amore incondizionato: domenica 18 dicembre lo storico gruppo ‘Ultrà Martina 1986’ compie 30 anni di vita. Un anniversario che cade in un momento del calcio cittadino tutt’altro che roseo. Se da una parte un gruppo di tifosi ha, con grande impegno e forza, accettato la sfida della rinascita, dall’altra il blasone biancoazzurro è tornato colpevolmente a fare i conti con il calcio di provincia. Una discesa forzata, ampiamente prevedibile e quindi assolutamente inspiegabile, ingiustificabile oltre che colposa. Se la storia, in questi casi, parlerà di quanto accaduto con dati e responsabilità, è il presente a sottolineare l’amore mai sopìto dei tifosi biancoazzurri che, come sempre, sono lì a sostenere, accompagnare fisicamente, con i cori e a loro spese, una formazione che dopo l’iniziale scivolone di Ginosa ha fatto ciò che doveva, ovvero vincere. Una storia condita di amarezze enormi e gioie immense, partita a cavallo tra una promozione e una retrocessione: il salto in C1 con Pelagalli in panchina e Marangi alla presidenza, a braccetto con il Teramo protagonista di grandi match e di gemellaggi storici, e la successiva retrocessione in C2 con Dell’Erba al timone. Tanti campionati professionistici, immutata passione: da Riccione a Vasto, da Padova a Sassari passando per Agrigento, dai campionati interregionali con Giustino Caroli sino all’ascesa segnata dall’impegno del compianto Lino Cassano. Poi la fine e la ripartenza con Muschio Schiavone, il galleggiamento in LegaPro e l’ennesima straziante delusione con la chiusura del ‘Tursi’ e la polvere inalata al ‘Pergolo’. Una storia che comincia, si snoda, termina e ricomincia, un romanzo che i tifosi martinesi hanno scritto al pari e forse più dei protagonisti in campo e dietro la scrivania. Quell’orgoglio di appartenenza racchiuso nella scritta ‘Oltre la Categoria’ che campeggia su un grande striscione esposto ogni domenica e che parla di un legame inscindibile, un legame che verrà festeggiato con una grande coreografia nella gara interna contro la Grumese/Bitetto, attendendo che quanto dovuto a una piazza calcisticamente storica venga restituito presto.