Taranto: Covid, Sindacati ‘Cosmopol/Sepro garantisca sicurezza e rimuova criticità’
L’attuale momento storico caratterizzato dalla pandemia e, comunque, da resoconti di cronaca che, opportunamente, sottolineano da Nord a Sud del Paese la generosità e l’attaccamento al dovere di donne e di uomini impegnati in tutti i settori, tra gli altri nella sanità e nella sicurezza pubblica, stride con tutta una serie di criticità come quelle denunciate alle autorità competenti dai sindacati territoriali di Taranto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e subite dai dipendenti del Servizio di Vigilanza privata relativo al fitto di ramo d’azienda Cosmopol/Sepro, che garantiscono la sicurezza nel territorio ionico. “Ad oggi risulta che almeno cinque dipendenti siano contagiati dal Covid-19 – rilevano i segretari Paola Fresi (Filcams), Luigi Spinzi (Fisascat), Luigi Galiano(Uiltucs) –, ma ciò che più indispone è l’insufficiente propensione, finora, dell’Azienda a elaborare Protocolli di sicurezza per il personale e, dunque, a fornire adeguati dispositivi, come mascherine, gel per le mani, senza dimenticare la mancata sanificazione della Centrale operativa del capoluogo e delle auto di servizio specie nei cambi di turno". Per i segretari “l’auspicio è che a seguito dei nostri rilievi esposti alla Prefettura, alla Questura, alla Asl ecc. la Cosmopol/Sepro stia effettivamente correndo ai ripari, perché la salute e la sicurezza in ambito lavorativo è garanzia di incolumità fisica per i dipendenti e per le rispettive famiglie ma anche per la collettività.”Si consideri, oltretutto, che la categoria della Vigilanza Privata presta servizio presso presidi pubblici particolarmente sensibili sul versante pandemico, come i Pronto Soccorso gli Ospedali, le Stazioni ferroviarie, gli Aeroporti e, specificamente nel caso di Taranto, presso il Tribunale, l’Alenia, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps. Ulteriore versante rivendicativo nei confronti di Cosmopol/Sepro, proseguono Fresi, Spinzi, Galiano “riguarda problematiche di natura contrattuale, come mancati stipendi per alcuni dipendenti da settembre scorso in poi, per tutti mancata 14^ a luglio e un’organizzazione del lavoro alquanto discutibile, se solo si pensa ai turni massacranti di personale che è in possesso di armi". E quanto al paradosso secondo cui “a fronte dell’onere della comunicazione dei turni spettante all’Azienda, sono i lavoratori a doversi informare facendosi parte diligente – annotano ancora i segretari - tale prassi aziendale ha, nei fatti, creato malintesi e confusione su alcuni servizi svolti dai lavoratori, determinando, addirittura, contestazioni disciplinari a seguito di mancata copertura dei servizi di sicurezza". Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil si dichiarano “certe che prevarrà il senso di responsabilità dell’Azienda, così contribuendo alla risoluzione della vertenza in atto e soprattutto a restituire serenità ad un settore attualmente molto esposto sul versante dei rischi connessi al contagio da Covid-19".