L’analisi: È un Taranto senza stimoli e personalità

TARANTO
27.11.2017 15:12

Di Vittorio Galigani Il Taranto è tutto da rifare. Non occorreva la pessima prestazione offerta contro il Gragnano (una mediocre squadra di ragazzini) per averne la conferma. Il Taranto è squadra da ristrutturare. Giove a un bivio. Mettere sul tavolo denaro importante nel tentativo (impossibile?) di rimettere in piedi la stagione o dedicarsi, immediatamente, ad una radicale/qualificata programmazione  per il futuro prossimo.

La situazione è allarmante. “Under” senza personalità e qualità tecniche. Inguardabile l’ultimo Palumbo. Milizia spedito in tribuna è infortunato o vuole essere un segnale? L’ossatura della squadra è composta, in gran parte, da calciatori (pur validi altrove) che si sono dimostrati inadeguati per la piazza tarantina. Aleksic, Pera, Corso, Crucitti, il nuovo arrivato Capua, tutti nettamente al di sotto delle aspettative. Miale può e sa fare la chioccia, ma non può tirare la carretta. Ancora è discontinuo. Per non dimenticare Savanarola, Scoppetta, Palumbo, Dorato e altri che hanno abbandonato, in precedenza, da insalutati ospiti. Sintomo di una politica sportiva improvvisata. La sconfitta di Cava potrebbe aver lasciato il segno. Occorrono stimoli che al momento appaiono smarriti. L’espressione tecnica dell’ultima gara disputata alimenta dei dubbi. Una insufficiente applicazione nel lavoro della settimana o problemi di spogliatoio e di rapporti con la Società?

Le regole non scritte del calcio. Insegnano sempre. Se svincolato rimani disoccupato, a distanza di mesi dall’inizio del campionato, un valido motivo ci deve pur essere. Della fragilità fisica di Diakite si era a conoscenza. Possiede qualità tecniche perpoter giocare in categorie superiori. EziolinoCapuano non se lo sarebbe mai lasciato sfuggire. Capua e Rosania non hanno nel loro dna doti tali da poter far fare il salto di qualità. La loro situazioneattuale è aggravata da una preparazione sommaria e da un mediocre stato di forma.

Massimo Giove a un bivio, si è detto sopra. Il futuro è già domani. In settimana si apre la finestra invernale della campagna trasferimenti. Deve dare inequivocabili segnali di sana gestione. Si è insediato da tempo, ma non si è mai presentato ufficialmente/pubblicamente in conferenza stampa. Ha sempre rinviato. Un comportamento anomalo che alimenta dei dubbi. Non si conoscono i suoi programmi ed il contenuto del suo piano industriale. Il suo progetto per riportare il calcio tarantino ai livelli che gli competono. L’atto di cessione delle quote e la costituzione in pegno delle stesse (preteso da Zelatore e Bongiovanni) porta la data del 27 ottobre. E’ già trascorso un mese. Entro dicembre deve dare dimostrazione di una solidità economica inequivocabile. Ne va della sua credibilità. I gruppi dei tifosi organizzati rientrati in curva, anche se in numero limitato, più che tifare gli hanno dedicato un paio di striscioni significativi. Ricordandogli i “disagi” del passato. Proiettandosi sulle “chiacchiere” del futuro. Sintomo evidente di una contestazione mai sopita. Di un desiderio, mai soddisfatto, di chiarezza e trasparenza.

Giove a un bivio. Come sopra indicato.

Rilanciare nel tentativo (disperato?) di rimettere in piedi la stagione o pensare al futuro (il prossimo campionato ed oltre) e programmare? Questa squadra non possiede gli attributi per contrastare il gruppo di testa composto ora da Potenza, Cavese, Altamura e Cerignola. Nonostante recenti passi falsi delle antagoniste le distanze si sono implementate. In queste condizioni vedere gli spalti dello Iacovone deserti, sino al termine del campionato, rimane una certezza, non una semplice previsione.

Cazzarò, in sala stampa a fine gara, assumendos iresponsabilità anche di altri, ha più volte fatto riferimento a disturbi da ansia riscontrati nel gruppo. La conferma di una squadra allestita in modo raffazzonato. Fatta più di cognomi che di calciatori. Sicuro che quei disturbi siano soltanto da prestazione e che quello stato (di ansia) non sia provocato da insicurezze di altra, diversa natura?

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