Taranto: FAI e Scuola, studenti ciceroni ritornano all’arte cittadina
Lunedì 16 novembre 2021 gli studenti Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Maria Pia di Taranto, dopo il lungo stop dovuto allo stato emergenziale, hanno ripreso le attività presso l’Ospedale della Marina Militare, grazie alla Delegazione Fai Scuola di Taranto, rappresentata dalle dott.sse Maria Carla Cascio e Serafina Sangirardi. La Delegazione Fai di Taranto, per le “Giornate Fai per le Scuole”, che si svolgeranno nei giorni 22, 23, 25 e 26 novembre 2021, presso i Giardini dell’Ospedale Militare, ha trovato ospitalità nel Centro Ospedaliero Militare di Tarantograzie all’accoglienza dell’Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello e del Capitano di Vascello Giovanni Arba, Responsabile del Servizio, oltre che padre orgoglioso di uno studente che frequenta lo storico liceo della città. Gli allievi dell’Istituto Maria Pia hanno effettuato un sopralluogo, per acquisire una maggiore consapevolezza di quanto studiato, in merito ai luoghi che li vedranno mettere in gioco in prima persona la possibilità di vivere e raccontare da protagonisti i luoghi più belli della polis. Il progetto del Fai, nato nel 1996, coinvolge ogni anno numerosi studenti a livello nazionale. I ragazzi hannol’occasione di accompagnare i visitatori alla scoperta del patrimonio artistico e naturale del territorio sentendosi protagonisti della vita sociale, culturale ed economica della comunità, diventando esempio per altri giovani in uno scambio educativo tra pari. Nella immagine, un gruppo di alunni dell’indirizzo liceale e tecnico dell’Istituto Maria Pia, accompagnati dalle prof.sse Carrieri e Odone, oltre che dalle delegate Fai Maria Carla Cascio e Serafina Sangirardi, nel piazzale di ingresso dei Giardini Santa Lucia, posto subito dopo i due famosi leoniche sono stati salvati dalla distruzione della Villa dell’Arcivescovo Capecelatro e sistemati nei giardinidell’Ospedale Militare; uno sostiene tra gli artigli lo stemma dell’Arcivescovo,l’altro uno specchio epigrafico ovale conun’iscrizione in latino: “Se qui Adamo peccasse di nuovo,forse Iddio lo perdonerebbe”, riferendosi alla bellezza della villa, espropriata nel 1893 e abbattuta per far posto all’Arsenale Militare, con la legge 833/1882, che a oggi è riscontrabile solo nei giardini dell’ospedale. (CS)