Taranto: Alla scoperta del Catanzaro di Antonio Calabro
(Di Tullio Luccarelli) L'aquila nella mitologia greca e latina è l'uccello sacro a Zeus, dio del fulmine e delle nuvole, suo attributo specifico, ed è spesso identificata con lo stesso padre degli dèi. È anche simbolo di potenza, vittoria e prosperità. Lo stemma della città di Catanzaro fu donato alla città da Carlo V d’Asburgo, al quale si deve l'aquila imperiale rappresentata nel blasone, il quale è presente anche nello stemma societario della squadra. Il Catanzaro vola, alta come un’aquila, fiera. Astuta, forte dell’esperienza, della velocità. Prospera nelle zone alte della classifica; nessuno è riuscito a prendere nemmeno una sua piuma. Una città legata a Niceforo Foca (come Taranto), una piazza calda, la cui tifoseria, spesso non le ha mandate a dire ai “colleghi” rossoblù. Due squadre rivali, storicamente avversarie. Aquila e Delfino che si affrontano, ma con rispetto. Nel nido dell’aquila per spodestare il re dei cieli.,Catanzaro-Taranto, stadio Nicola Ceravolo. 17 ottobre 2021 ore 14.30, ElevenSports. Le precedenti stagioni Ormai da otto anni nella categoria, il Catanzaro è una delle più esperte compagini del girone C. Nelle ultime tre stagioni è sempre arrivata ai play-off, non andando oltre il secondo turno. Sintomo questo di un gruppo forte, con una chiara identità, che non ha sofferto i vari avvicendamenti in panchina. Come sta andando I calabresi sono secondi in classifica, distanti sei lunghezze dal Bari. Quattordici punti, seconda miglior difesa e unici, assieme ai galletti, ad essere ancora imbattuti. La maggior parte dei punti sono venuti tra le mura amiche (due vittorie e due pareggi), sintomo questo di un Catanzaro estremamente sicuro dei propri mezzi al Ceravolo. Unico neo di questo inizio di campionato può essere la “pareggite” che ha colpito i giallorossi (di cui malanni soffre anche il Taranto, allo stato attuale) per cinque turni consecutivi, dalla seconda alla sesta giornata. Chi temere La seconda squadra con l’età media più alta del girone gioca molto sull’esperienza dei singoli. Importante per i giallorossi è il trio d’attacco composto da Vazquez, Carlini e Cianci: cinque reti e due assist per loro; a centrocampo, invece, fari puntati sul belga Jari Vandeputte, in prestito dal Lanerossi Vicenza. Tre assist e una rete per il trequartista giallorosso. Importanti anche Verna e Rolando per la manovra offensiva dei calabresi. Menzione d’onore per Antonio Porcino, ex della partita. Verna e Welbeck intercettano e rompono molte azioni avversarie e dietro di loro c’è il muro formato da Scognamillo, Fazio e Martinelli che, sin qui, non ha concesso nessun gol su azione. Modulo Antonio Calabro, nell’ultima partita, contro la Paganese, ha schierato i suoi così: Banduani, Martinelli, Fazio, Scognamillo, Vandeputte, Welbeck, Verna, Rolando, Carlini, Bombagi, Cianci. Come si evince, Calabro utilizza i suoi trequartisti come attaccanti, affiancandoli alla punta di ruolo (Cianci nell’ultima partita). I giallorossi si stanno permettendo, infatti, di giocare dal primo minuto con Carlini, Vandeputte, Cianci e uno tra Bombagi e Vazquez. L’amalgama sembrerebbe essere stato raggiunto con una formazione decisamente offensiva considerando l’apporto di Rolando che non ha nel DNA un atteggiamento difensivo. Sarà Francesco Carrione della sezione AIA di Castellammare di Stabia ad arbitrare l’incontro, in programma domenica al “Nicola Ceravolo” con inizio alle ore 14.30(diretta su eleven sports). A coadiuvarlo saranno gli assistenti Luca Valletta di Napoli e Andrea Bianchini di Perugia. Quarto ufficiale Valerio Maranesi di Ciampino.