Confapi Taranto critica il decreto correttivo al Codice Appalti
Proposte di modifica e appelli alla tutela delle PMI
Confapi ha partecipato all’audizione presso l’ottava Commissione della Camera sullo schema di decreto correttivo al Codice Appalti, esprimendo valutazioni critiche sul provvedimento e avanzando proposte di modifica elaborate dall’Ufficio di Presidenza di Confapi Taranto, con il supporto dell’avvocato Fabrizio Cecinato e del Centro Studi, in collaborazione con l’ufficio legislativo nazionale della confederazione.
Tra i punti principali, Confapi ritiene inammissibile che circa l’80% degli appalti sia sottratto alle gare aperte in un sistema economico costituito prevalentemente da piccole e medie imprese.
L’associazione propone di limitare la soglia per le procedure negoziate fino a 2 milioni di euro e di utilizzare, sopra tale importo, le procedure ordinarie. Ha inoltre evidenziato la necessità di tutelare la revisione prezzi, criticando la mancata inclusione della variazione del 5% nel sistema revisionale, giudicata in contrasto con le prassi adottate in altri Paesi.
Confapi si oppone anche alla cancellazione della possibilità di qualificare i consorzi stabili tramite i requisiti delle imprese consorziate, ritenendo che questa modifica comprometta la crescita imprenditoriale e il ruolo dei consorzi.
Nel documento presentato alla Commissione, Confapi ha inoltre richiesto interventi per: limitare la discrezionalità delle stazioni appaltanti sui requisiti tecnici ulteriori rispetto all’attestazione Soa; riconoscere l’equivalenza delle tutele contrattuali offerte dai contratti delle organizzazioni più rappresentative; e definire una disciplina più chiara sul subappalto.