Taranto, la Marina Militare festeggia la patrona Santa Barbara
Lunedì 4 dicembre, nella Basilica Cattedrale di “San Cataldo”, monsignor Ciro Miniero officerà la messa solenne di Santa Barbara, patrona della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco.mLa cerimonia è un momento particolarmente sentito dal personale della Marina Militare, dei Vigili del Fuoco e dai loro familiari. Nella Basilica Cattedrale di “San Cataldo” in Via Duomo, e alla presenza di autorità religiose, politiche e militari sarà celebrata questa importante ricorrenza.
Di seguito il programma degli eventi:
- Ore 10.00, celebrazione eucaristica
Santa Messa solenne, presieduta dall’Arcivescovo di Taranto, Mons. Ciro Miniero, e concelebrata dai Cappellani Militari presenti in sede.
Presenzieranno alla celebrazione il Comandante Interregionale Marittimo Sud, ammiraglio di divisioneFlavio Biaggi, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Taranto, dott. ing. Giuseppe Merendino, e le massime Autorità civili e militari della città, oltre alle rappresentanze di personale della Marina Militare, dei Vigili del Fuoco e delle associazioni combattentistiche e d’arma.
- A seguire lettura della preghiera del Marinaio e della preghiera del Vigile del Fuoco.-
Ore 11.00 (circa) previsto termine celebrazione Santa Messa
- A seguire defilamento della Fanfara di Presidio con al seguito il corteo delle Autorità per le strade cittadine fino al raggiungimento del Monumento al Marinaio, dove eseguirà l’Inno Nazionale.
Durante l’esecuzione dell’Inno, due Vigili del Fuoco, appartenenti al Nucleo specialisti Speleo-Alpino-Fluviale (S.A.F.), si caleranno dalla sommità del Castello Aragonese fin giù alla banchina, lato Canale, dispiegando due cortine tricolori sugli spalti esterni, ai lati della scalinata che consente l’accesso al mare.
Per l’occasione saranno allestiti presso Corso due Mari stand promozionali della Marina Militare e dei VVF.
Brevi cenni sulla vita di Santa Barbara:
Si narra che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscuro, che al “quattro del mese di Dicembre, regnante Massimiano Imperatore, ed essendo preside Marziano…” (circa nel 228 d.C.), fu incenerito da un fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi.
La martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù: “…tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, il quale comandasti ai nuvoli che piovessero sovra i buoni e sovra i rei, andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita l’orazione della tua ancilla… Pregoti il Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua laude farà memoria di me e del mio martirio,…mandali grazia per tua misericordia”…
Da queste espressioni si percepisce l’intenso intreccio che lega Santa Barbara agli uomini della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco.
La leggenda spiega le ragioni per cui subito dopo l’invenzione della polvere da sparo, presso ciascun magazzino di munizioni, in particolare sulle navi da guerra, per devozione alla vergine di Nicomedia, è presente sulle pareti un’immagine della Santa perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti i depositi delle polveri che si chiamano appunto “Santa Barbara”.
Il 4 dicembre di ogni anno uomini e donne della Marina Militare e quanti operano per essa, nel ritrovarsi con le comuni origini e valori, festeggiano solennemente la loro Santa Patrona. È tradizione, infatti, a bordo delle navi e presso tutti gli enti e i comandi della Forza Armata commemorare la ricorrenza di Santa Barbara.
Le donne e gli uomini dei Vigili del Fuoco festeggiano il 4 dicembre la propria Patrona in tutte le strutture presenti sul territorio nazionale e nella commemorazione ripercorrono le attività svolte durante tutto l’anno per la salvaguardia e l’incolumità delle persone, l’integrità dei beni e dell’ambiente, la difesa civile e la prevenzione incendi.