Consumi energetici in calo, ma attenzione alle seconde case
Scendono i consumi dell’energia in Italia: a rilevarlo è Terna, società che gestisce la rete elettrica nazionale, che ha comunicato che nel mese di giugno 2020 la domanda di elettricità in Italia ha toccato quota 24 miliardi di kWh, oltre il 10% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Si tratta di una tendenza in calo che ha coinvolto tutta la Penisola, con una prevalenza per le regioni settentrionali, e che ha messo in evidenza anche il crescente interesse verso le fonti rinnovabili nel nostro Paese.
I dati sui consumi energetici in Italia Il trend negativo dei consumi energetici, che a giugno sono stati il 13,4% in meno rispetto allo scorso anno, ha interessato tutta la Penisola ma in maniera leggermente diversa a seconda delle zone geografiche. I cali più decisi sono stati quelli registrati nelle regioni delNord (-14,3%) rispetto a quelle del Centro (-12,7%) e del Sud (-11,6%). A controbilanciare questi dati c’è una notizia assolutamente positiva: il ruolo sempre più centrale delle fonti rinnovabili nel nostro Paese. Stando ai dati di settore, infatti, la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 48,9% con produzione da fonti rinnovabili, una percentuale importante che rappresenta quasi la metà della produzione di energia totale, registrando un fortissimo aumento rispetto a giugno 2019 (41,9%). Alla base di questa continua avanzata dell’energia “green” troviamo la sempre maggiore consapevolezza da parte dei consumatori dell’impatto ambientale che ha ogni singolo individuo; di conseguenza, sta diventando sempre più frequente il passaggio a degli operatori che sfruttano le rinnovabili, come VIVIgas Energia per esempio, così da rendere sostenibili anche le utenze domestiche. Gli utenti attenti alla tutela dell’ambiente sono infatti in continua crescita; a trainare il mercato è la produzione eolica (+58,9% rispetto al 2019), mentre si registra un lieve calo per quella idroelettrica, termica, geotermica e fotovoltaica.
Seconde case: come limitare le spese Gli italiani che dispongono di una seconda casa, molto spesso utilizzate anche solo per trascorrervi le vacanze, devono fare i conti con bollette piuttosto salate. In un’estate che premia il turismo di prossimità a causa delle restrizioni per la pandemia e durante la quale, quindi, in molti si sono recati nelle seconde abitazioni, i costi delle utenze di luce, gas e internet sono aumentati sensibilmente. Il costo dell’energia elettrica in una seconda casa incide in media dal 70% all’83% sulla spesa totale delle utenze, un costo che in un mese arriva a 224,84 euro per una persona sola, mentre per una coppia arriva a 249,53 euro; una famiglia di quattro persone raggiunge i 262,55 euro. Ridurre queste spese si può, seguendo alcuni accorgimenti. Bisognerà prima di tutto ridurre la potenza del contatore: spesso nelle seconde case i contatori installati sono troppo potenti rispetto al consumo effettivo di energia elettrica che si ha durante l’anno, per la maggior parte del quale l’abitazione è vuota, e ridurne la potenza permette di diminuirne i costi e anche l’impatto ambientale. Ridurre gli sprechi vale per la prima come per la seconda casa, ecco perché è bene dotarsi di elettrodomestici di classe energetica alta e usarli con parsimonia e intelligenza, ad esempio utilizzando la lavatrice impostandola a temperature medio-basse (40-30°C). Non tenere poi le luci accese inutilmente e scollegare dalle prese i dispositivi che non si usano, visto che continuano a consumare corrente anche quando sono in stand-by.