Taranto: Dario Bova, 'Mi piace il metodo di Michele Cazzarò...'
Il difensore a Blunote: 'Ritiro? Bilancio super positivo'
Il ritiro del Taranto è al giro di boa ed è Dario Bova a tracciare il bilancio: "Inizia a essere faticoso, accusiamo i primi carichi. Però, si sta formando un bel gruppo e il mio bilancio è super positivo. Nella prima amichevole di domenica scorsa i ritmi erano blandi, ma con il tempo aumenteranno e assimileremo gli schemi del tecnico".
IL CAMPIONATO: "Ho giocato soltanto una stagione nel gruppo H, con la maglia della Fidelis Andria, e lo vinsi. Li ho affrontati tutti tranne due e posso confermare che il raggruppamento H nasconde tante insidie e si gioca su campi difficili. Io Cerignola si sta attrezzando alla grande, come del resto Gravina e Altamura. Occhio alle campane Turris e Savoia. Sarà delicato anche sui campi di chi deve salvarsi".
TARANTO: "Ho giocato due volte allo "Iacovone": prima con la maglia della Lucchese, poi con quella della Fidelis Andria. Dopo quelle due gare mi ripromisi che almeno una stagione l'avrei voluta disputare con il Taranto".
GLI OBIETTIVI: "I miei obiettivi sono gli stessi della squadra. Se tutto il gruppo fa bene, di conseguenza anche i singoli rispondono ottimamente".
LA CONCORRENZA: "Siamo quattro difensori centrali per due posti: si tratta di quattro ragazzi per bene. Sono convinto che durante la stagione ci sarà bisogno di tutti: si sta creando una sana competizione. I giovani giocherenno sugli esterni e noi esperti siamo chiamati a dargli una mano".
MESSAGGIO: "Alla tifoseria posso dire che stiamo dando il massimo dal primo allenamento e che lo faremo fino all'ultimo. Devono starci vicini per raggiungere obiettivi importanti. L'impegno non mancherà mai".
GLI ALLENATORI: "Quattro anni fa, quando giocai a Taranto con la maglia dell'Andria, in panchina c'era sempre Cazzarò: perdemmo 4-1 e m'impressionò il suo modo di far giocare la squadra. Mi piace il suo metodo e spero di dargli una mano".