Dopo la vittoria interna con il Real Castellaneta, il Taranto C5, dovrà riposare per ben due settimane, per riprendere poi la marcia il 2 aprile in quel di Fasano. Soddisfatto, ma nello stesso tempo deluso per la mancanza di vicinanza da parte dell'Amministrazione comunale, è il segretario del club ionico, Angelo Di Ponzio...: "La squadra sta regalando grandi soddisfazioni: i ragazzi s'impegnano in ogni allenamento mettendo agonismo e passione nel week end per portare il nome di Taranto in alto nel futsal".

CREDERCI...: "Effettivamente dipende dal Monopoli: io ci credo perchè vedo impegno e passione da parte di tutti. Speriamo possa arrivare questa tanto cercata promozione in C1".

SOSTEGNO: "Purtroppo mi ritrovo a ripetere le stesse cose che pronunciai ad inizio stagione: l'amministrazione comunale e l'assessorato allo sport ci hanno praticamente abbandonato. Avevamo chiesto una mano, con la speranza che questa potesse arrivare: non chiediamo soldi ma almeno la possibilità di allenarci in una struttura pubblica, in cui le spese siano inferiori. Per una partita sborsiamo 100 euro mentre per una seduta d'allenamento 50: a fine mese la spesa ammonta a circa 600 euro.Vorrei ricordare che anche il Taranto C5 fa parte di Taranto. Inoltre alcune società, compresa la nostra, aspettavano e aspettano quei famosi soldi usciti in elenco ma che effettivamente non sono mai arrivati. Anche su questo vorremmo dei chiarimenti...".

PUBBLICO: "Con il Monopoli si è vista una bella cornice di spettatori che hanno supportato la squadra. Spesso, però, i supporters non sono tantissimi e questo, a parer mio, dipende anche dalla posizione del palazzetto in cui giochiamo: giocare in città sarebbe diverso. Molta più gente seguirebbe la compagine ionica. Ecco un'altra motivazione valida che giustifica la nostra richiesta d'aiuto da parte del comune".

RINGRAZIAMENTI: "Ci tengo a ringraziare ed abbracciare tutti i ragazzi e la dirigenza che sta facendo sacrifici enormi. Fin quando potremo continueremo a fare salti mortali perchè in Taranto, noi, ci crediamo tantissimo. Non so gli altri...".