Manduria, crisi Giannuzzi: istanza di audizione urgente su criticità
Il presidio ospedaliero “M. Giannuzzi” di Manduria serve sette comuni del distretto socio-sanitario n. 7 dell’ASL di Taranto e rappresenta un punto di riferimento per le emergenze di diversi comuni della vicina provincia di Brindisi, oltre che per l’utenza della lunga fascia costiera da Punta Prosciutto, in provincia di Lecce, fino alla Marina di Lizzano. Quest’area, priva di pronto soccorso e con guardie mediche attive per poche ore e in giorni limitati, dipende fortemente dalle prestazioni del nosocomio messapico.
Nonostante la recente assunzione di nuovi primari di radiologia e cardiologia, le gravi carenze di personale medico restano irrisolte. La Regione Puglia, tramite esponenti politici del territorio tarantino, aveva promesso l’assunzione di 20 dirigenti medici entro il 2024 e altri 13 a partire da gennaio 2025, ma ad oggi nulla è cambiato.
“A oggi tutto tace“, ha dichiarato il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera, che dopo una visita al Giannuzzi il 24 settembre, ha presentato una richiesta di audizione urgente alla III Commissione Sanità della Regione Puglia. Scalera sottolinea la necessità di ampliare gli spazi del Pronto Soccorso e abbattere le barriere architettoniche per aprire una nuova ala per la dialisi.
Il consigliere avverte che la situazione attuale potrebbe spingere l’utenza verso altre strutture limitrofe, creando mobilità passiva e aggravando la pressione sugli altri ospedali della provincia di Taranto, anch’essi afflitti da carenze di personale. Scalera ha chiesto che siano convocati il presidente della Giunta Regionale Pugliese, l’assessore regionale alla sanità e i dirigenti dell’ASL di Taranto e dell’ospedale di Manduria per discutere le misure necessarie a garantire un’assistenza adeguata.