Come chiedere il reddito di emergenza, boom di domande
A seguito del recesso del Regno Unito dall’Unione europea e in applicazione dell’accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione (Tca) e del Protocollo sul coordinamento della sicurezza sociale (Pssc) in esso contenuto, l’Istituto, con la circolare Inps del 6 aprile scorso, n. 53, condivisa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha fornito le istruzioni operative in materia di prestazioni pensionistiche. La circolare, in particolare, prevede che: continuano a trovare applicazione le disposizioni in materia di totalizzazione internazionale per l’accertamento del diritto e il calcolo delle prestazioni, anche con riferimento a periodi assicurativi, fatti o situazioni successivi alla data del 31 dicembre 2020; e ai titolari di prestazione pensionistica italiana residenti nel Regno Unito prima del 1° gennaio 20221, si continua ad applicare il regolamento (Ce) n. 883/2004, che prevede l’inesportabilità dell’integrazione al trattamento minimo e della maggiorazione sociale. I soggetti che si trasferiscono nel Regno Unito a partire dal 1° gennaio 2021, e che diventano successivamente titolari di assegno pensionistico italiano, possono beneficiare, invece, sia dell’integrazione al trattamento minimo che della maggiorazione sociale, anche se residenti nel Regno Unito, in quanto Paese terzo non più facente parte dell’Unione europea. Reddito di emergenza, boom di richieste Dopo i primi due giorni dall’apertura da parte dell’Inps della procedura per l’accesso al Reddito di cittadinanza sono state registrate circa 160mila domande, sia con accesso diretto degli utenti al sito dell’Istituto sia attraverso la mediazione dei patronati. Lo ha reso noto l’Inps, ricordando che la richiesta del beneficio sarà possibile fino al 30 aprile prossimo e i pagamenti della prima mensilità, sulle tre prefigurate dal nuovo decreto, saranno erogati dalla metà di maggio. Rem: a chi compete Con il messaggio del 1° aprile scorso, n. 1378 l’Inps ha chiarito che il decreto Sostegni ha previsto il riconoscimento di tre quote di Reddito di emergenza (Rem) per i mesi di marzo, aprile e maggio 2021 e la possibilità di erogare il beneficio a nuove categorie, in particolare: ai nuclei familiari in condizione di difficoltà economica e in possesso dei requisiti previsti; a coloro che hanno terminato tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 di percepire la Naspi e la Dis-Coll, e hanno un Isee in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 30mila euro. In questo caso, la misura, erogata nell’importo fisso di 400 euro mensili e sempre per le mensilità di marzo, aprile e maggio 2021, spetta in assenza del diritto al beneficio del punto precedente e in alternativa ad esso. Rem: domanda Le famiglie che per la prima volta richiedono il Reddito di Emergenza devono inviare la domanda dal 7 al 30 aprile 2021 tramite l’apposito modello predisposto dall’Inps, mentre non hanno necessità di farlo i nuclei che in passato hanno già ricevuto questo sostegno. L’istanza può essere inoltrata: online sul sito Inps, attraverso il servizio dedicato, autenticandosi con le proprie credenziali; oppure tramite i servizi offerti dai Caf e dai Patronati. Qualunque sia la modalità scelta, al momento di richiedere il Rem è necessario essere in possesso della Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini Isee, ordinario o corrente. Nel caso di presenza di minorenni in famiglia, si può presentare l’Isee minorenni, mentre non è valida l’attestazione Isee riferita al nucleo ristretto. (Giulio Leone, coordinatore del psi di San Giorgio Ionico)