Martina: Cardamone, Iezzi e Diana "Azzurri grazie al gruppo"
Nella settimana di pausa per quel che riguarda il campionato, il Martina Franca si gode il momento positivo sia per le classifiche di allievi e giovanissimi. Non solo: l'eco delle convocazioni in Nazionale per 3 ragazzi è molto importante per l'intera società biancazzurra, frutto di un lavoro che riguarda tutti, nessuno escluso. A partire dai ragazzi che compongono la rosa passando, naturalmente, per lo staff.
Come detto saranno tre ragazzi su 33 quelli del Martina prima del torneo di Arco, dove arriveranno in 22 elementi. Quindi bisognerà ancora fare un piccolo ma decisivo passo affinchè Valerio Cardamone, Simone Diana e Roberto Iezzi, siano in grado di indossare con certezza, per il torneo intitolato a Beppe Viola, la maglia Azzurra. Due ragazzi sono stati a Coverciano in questo inizio settimana, Cardamone e Iezzi; un altro, invece, già è nel giro dei nomi convocati dal Ct Daniele Arrigoni, nella fattispecie Diana.
Partiamo da Valerio Cardamone: il giocatore, reduce anche dal gol del pari che ha permesso la rimonta col Matera, ha vissuto la 'prima' in quel di Coverciano, dove "si apre una bella vetrina per noi ragazzi, il centro sportivo italiano più bello che ci sia. Già indossare la maglia azzurra non è roba da tutti i giorni, poi viverla in quel luogo rende ancora più bella l'esperienza Azzurra". Allenamenti duri, intensi, con una chiara impostazione, legata all'intercambiabilità, derivante dalle consegne di Antonio Conte. "Nella due giorni abbiamo svolto per la maggior parte esercitazioni tecnico-tattiche, oltre al lavoro con la palla, sperimentando il modulo della Nazionale maggiore, ovvero il 3-5-2. Sono stati due giorni dove c'è stato un impegno importante, conosciuto meglio i compagni di reparto e di squadra". Poi la convocazione successiva che, da qui al termine della stagione, regala a Cardamone la possibilità di essere all'interno del gruppo Azzurro da qui sino al termine della stagione ma Valerio spiega che il motivo di questo è "legato anche all'intero gruppo Martina, dal primo all'ultimo dei miei compagni e l'intero staff. A livello personale, sicuramente, la conferma nei 33 mi rende molto orgoglioso. Ciò che, però, mi rende ancor più felice e' la complicità del nostro staff e dei nostri compagni. Ecco che ritorna il discorso legato alla nostra parola "gruppo", che è nel Dna del nostro Martina. Stiamo costruendo qualcosa di importante che ci formerà sotto l'aspetto umano. Il prossimo obbiettivo? Farò di tutto per poter rientrare nei convocati per il 10 marzo e partecipare al torneo "Giuseppe Viola" .
Chi, invece, conosce già da tempo l'ambiente Azzurro è Diana. "Sono molto contento di far parte della Nazionale Italiana - spiega il calciatore che Arrigoni ha già visionato in più di una occasione -. Avere addosso la maglia dell'Italia è motivo di orgoglio, oltre ad essere una vetrina importante per maturare. Resterò sempre coi piedi per terra, perché nel calcio l'umiltà e sacrificio sono alla base di tutto, Ma darò tutto me stesso per far bene. Avere accantoaltri miei 2 compagni di squadra è molto più favorevole, sia per me che per loro. Per questo bisogna dare un fare un grande ringraziamento a tutto lo staff del Martina che, con l'ottimo lavoro che stiamo svolgendo, stando rendendo possibile tutto questo".
Infine, tornando al ritiro svolto a Coverciano, c'è stato il ritorno di Roberto Iezzi. "Tornare in azzurro è stato ancor più emozionante e stimolante. E' un momento che ricorderò sempre, perché ho potuto calcare i campi di quello che ritengo il museo del calcio, Coverciano. Li dove si sono allenati i Campioni del Mondo del 2006: tutto ciò mi riempie di orgoglio. Interessante il lavoro svolto, sia a livello tattico, sia a livello di test specifici sul 5 contro 7, 3 contro 3, 10 contro 10 e, naturalmente, la classica partitella conclusiva Spero di poter essere tra quello che giocheranno il torneo ad Arco, anche se essere nei 33 è un sogno che si è realizzato. Però, poter disputare il torneo, sarebbe la ciliegina sulla torta. Mi impegnerò da qui fino ad allora per convincere il mister Arrigoni".