Taranto: ‘Non indosso maschere. Respiro e vivo’
Prosegue il ciclo di laboratori in remoto promossi da Hermes Academy, Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto e Coordinamento Taranto Pride.Nel primo pomeriggio di Giovedì 4 Febbraio, Luigi Pignatelli, ARTivista non binary di Taranto, ha facilitato un nuovo incontro. In apertura, un giro di introduzione con nome, pronome e breve descrizione di se stessə, attraverso il fiore preferito, ha permesso a new entry di iniziare a relazionarsi con il resto del cerchio.Lu, ad esempio, si identifica con il girasole, Simona con la rosa e con il gelsomino, «perché si può mangiare», Marianna con la camelia.L’ascolto di un brano italiano di Gianni Morandi e Lucio Dalla, Vita, ha rappresentato l’incipit per un esercizio sull’ascolto empatico.Tanti gli spunti di riflessione su amore, respiro, bene comune, etc. Non poche le risonanze generate sia dal testo della canzone che dalle condivisioni personali nel safa space creato collettivamente.«Per me è una liberazione non cercare qualcuno che mi ami» ha confessato una partecipante. Una seconda voce ha condiviso aneddoti della propria giovinezza a Bologna e delle cene con Lucio Dalla e Samuele Bersani; ha confidato le preoccupazioni della sua vita attuale e ha concluso: «Rinasco partecipando a questi incontri.»«Amore - ha detto Marianna - raggiunge chi ha voglia di respirare, respirare per conoscere noi stessə e liberare quell’anima che abbiamo messo un gabbia. Bisogna credere sempre in qualcun* o qualcosa. [...] Mi viene in mente un altro brano di Dalla, in cui parla di angeli. Se io fossi un angelo... Viene fuori la parte cattiva. Forse mi prenderei la mia rivincita, o forse queste sono solo parole dette e azioni che non farei. Stare nel mezzo, tra l’angelo e il demone... Ed è bello anche il silenzio. Vedere Silvana che mangia, Simona con la parrucca.»Quanto è difficile ascoltare in silenzio e poi restituire quanto è stato detto, condiviso, confidato senza aggiungerci commenti, giudizi, consigli?Il debriefing ha coinvolto ogni singol* partecipante.,«Normalmente - ha fatto notare Silvana - recepiamo il 25% di quello che ci dicono“. «Non riesco a partecipare sempre. Quando partecipo, dopo sto sempre meglio. Spero che questo ciclo di incontri non mi crei dipendenza. Adoro questo genere di incontri. E adoro il fatto che se non ci sei, non ti viene segnata l’assenza e quando ci sei, quando ci sono, mi riempie di gioia», inclusione e benessere sono garantiti. Nella seconda parte sono stati prodotti testi che esprimono il personale concetto di vita.Lu ha condiviso quanto segue.«VitaVeritàIstintoTrasportoAvventura Non indosso maschere. Respiro e cammino. Respiro e ascolto, respiro e vivo. Vita, in te ci credo.E non voglio permettere ad altre persone di decidere per me.Non amo progetti a lungo termine, preferisco lasciarmi sorprendere.Vita, non sei destino, non sei fato.Vita, sei respiro e azioni che decido attimo per attimo.»«La vita è magica, - ha scritto Simona - unica e speciale. Se qualcuno o qualcosa prova a toglierla non lo permettere. Ama la vita come la Natura ama i fiori, come loro amano i semi e i loro frutti. Ama la vita e lei amerà te. La mia vita è mia figlia e tutto è bellezza, tutto è bellezza, tutto è bellezza.»«Vita.La vie est belle. Quando ero a Bruxelles - ha raccontato Silvana - passavo spesso davanti ad un negozio che si chiamava così (molto prima del film di Benigni, che ho sentito già nominare in parecchie lingue, compreso il francese).Siccome allora mi sentivo così, avevo fotografato l’insegna e la avevo usata come sfondo della pagina faceboook.Mi ero stupita perché molti reagivano in modo negativo. Della serie “fai in fretta tu a parlare che ti va tutto bene”.In realtà non era vero per niente. Di casini ne avevo a bizzeffe ed anche di motivi di sofferenza. Compresa la nostalgia. Solo che mi sentivo in stato di grazia nonostante tutto. Perché ero viva. Perché ero in un ambiente stimolante. Perché c’erano delle cose da scoprire…La vita in realtà non ne può niente se noi siamo tristi o felici. Ottimisti o pessimisti. La vita va avanti con noi o senza di noi. Secondo me avrebbe pure diritto a di querelarci per diffamazione. Quando esclamiamo “Che vita di merda!” semplicemente perché siamo annoiati o ci sta andando storto qualcosa. È un po’ come bestemmiare. Tiri in ballo un’entità superiore che non ha niente a che fare con la tua vita personale. Cioè è come quando si dice che Dio è in noi. La Vita è lo stesso e noi ne siamo solo una delle sue mille emanazioni. Neanche venuti tanto bene talvolta (se vogliamo dirla tutta).»Annamaria ha scelto di esprimersi attraverso immagine e parole. In chiusura, diverse sono state le risposte alla domanda «Cosa lasci e cosa prendi?» Ne riportiamo alcune.«Prendo tanti bei fiori e nuove amiche.» Annamaria«Prendo i vostri colori. Siete coloratissime [...] e siccome è scoppiata la primavera, ho voglia anche io di colore. Lascio la pigrizia nell’espormi di nuovo all’amore » Silvana«Prendo la simpatia. Lascio l’insicurezza e la sofferenza.» Simona. «Prendo la musica, ciò altre persone hanno scritto e composto. Lascio l’idea che nessuna altra persona possa capire. Una semplice canzone può unire e farci capire che proviamo cose simili.» Lu. «Trovate la farfalla che è in voi!» è l’augurio di Simona. «Senza maschere, senza filtri» conclude Lu. Nella tarda serata, si è parlato di Protocolli ONIG e WPATH, nel corso del secondo appuntamento del ciclo Oltre il Genere, percorso di formazione ed auto-formazione online a cura della Rete Trans* Nazionale di Arcigay rivolto ad attivist* dei Comitati di Arcigay e alle Reti, e finalizzato ad un approfondimento della legge 164/82.Le prossime iniziativePer le ore 19.30 di Venerdì 5 e Domenica 7 Febbraio ARTivistə di Hermes Academy, Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto e Coordinamento Taranto Pride organizzano due nuovi appuntamenti con il Cineforum, in remoto e in presenza (massimo 8 persone) presso il Centro Interculturale Nelson Mandela, in Via Anfiteatro #219 a Taranto.Tre gli appuntamenti con ARTivistə di Hermes Academy, Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto e Coordinamento Taranto Pride previsti per Sabato 6 Gennaio:- alle ore 16.00 nuovo incontro, in remoto, del percorso di costruzione condivisa del One Billion Rising 2021;- alle ore 17.30, in remoto e in presenza in Piazza Maria Immacolata a Taranto, primo incontro del nuovo corso di dizione e lettura espressiva;- alle ore 18.30, in Piazza Maria Immacolata a Taranto, la versione light de Il Villaggio delle Differenze: bandiera rainbow per terra e attività legate alla Comunicazione Non Violenta e all’ascolto empatico e all’educazione alle differenze.La partecipazione a tutte le iniziative è libera e gratuita. Per info e iscrizioni, scrivere a [email protected] o contattare le pagine fb e ig della Hermes Academy o di Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto.Ricordiamo che la helpline +39 388 874 6670 è attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con possibilità di incontri in presenza (massimo 4 persone per aula, con DPI e a distanza interpersonale) presso il Centro Interculturale Nelson Mandela, in Via Anfiteatro #219 a Taranto.