La Corte Federale D’Appello Nazionale, a Sezioni Unite, ha parzialmente accolto il ricorso della Fidelis Andria, togliendo il punto di penalizzazione inflitto alla società per violazioni del regolamento CO.VI.SO.C. e confermando l’ammenda di 3mila euro con diffida. Ridotta da 3 a 2 mesi, altresì, l’inibizione nei confronti dell’Amministratore Unico della società Francesco Fiore e da 2 a 1 mese l’inibizione nei confronti del Presidente del Collegio Sindacale Francesco Valerio Lacasella. La società era stata punita, dopo il deferimento, a causa della mancata consegna della documentazione attestante l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti di agosto 2015, entro il termine ultimo del 16 ottobre 2015 e la consegna di una dichiarazione non veriteria relativa alle stesse. La Fidelis, tuttavia, si era difesa affermano di aver commesso un errore considerando per il pagamento la normativa statuale, (che prevede il versamento delle ritenute sulle somme effettivamente pagate, ndr) invece di quella federale (che prevede che i versamenti debbano essere effettuati nei tempi prestabiliti, sulle somme comunque dovute, ndr).