Il "Taranthorror" perde la faccia ad Aprilia, miraggio Lega Pro...

TARANTO
Gabriele Russano
08.11.2015 16:34

 

Verrebbe da dire troppo brutto per essere vero. Ma il Taranto delle ultime settimane sembra essere decisamente attuale. Ad Aprilia, sul campo dell’ultima della classe e reduce da una serie di quattro sconfitte consecutive, la squadra di Cazzarò cede per 1-0 incappando in una sconfitta a tratti mortificante. Sì, perché nel corso dei novanta minuti i rossoblù non sono riusciti a violare la porta di un avversario tanto onesto quanto modesto e che alla fine ha addirittura avuto modo di portare a casa i tre punti grazie ad un calcio di punizione a una manciata di minuti dalla fine della gara. Un Taranto molle, privo di idee, fumoso, incapace di costruire e, soprattutto, di arrivare al tiro (salvo qualche sporadico tentativo del solo Genchi, il quale ha centrato anche un palo in avvio di ripresa). Troppi passaggi e retropassaggi da parte di una squadra apparsa in piena crisi di gioco, di identità, sufficientemente asettica tanto da non riuscire neppure ad organizzare una reazione al gol subito e lanciarsi in un arrembaggio finale che sarebbe servito quanto meno a salvare la faccia. Invece arriva la seconda sconfitta (per giunta in malo modo) in tre partite, con nel mezzo il pari interno con la capolista Nardò di domenica scorsa.  Per risollevarsi, inutile negarlo, è necessaria una scossa. E domenica prossima allo “Iacovone” arriva il Gallipoli, già strapazzato in Coppa Italia due settimane fa. Ma, ovviamente, guai a sottovalutare l’avversario: la gara di Aprilia dovrà servire da lezione.

 

PRIMO TEMPO La partita scorre via senza troppi sussulti in fase di avvio, con due squadre attente e che prolungano la fase di studio. Al dodicesimo, rapido scambio Genchi-Russo sull’out destro, con quest’ultimo che viene messo giù all’incrocio dei vertici dell’area laziale e guadagna un interessante calcio di punizione. Sul punto di battuta si porta Genchi: palla tesa, ma conclusione che termina abbondantemente oltre la traversa della porta difesa da Caruso. Al minuto numero diciassette arriva il primo vero brivido della partita, partito dai piedi del bomber ionico Genchi, il quale si inventa una botta a spiovere da oltre trenta metri che mette paura alla retroguardia di casa, con Caruso costretto ad intervenire coi pugni, prima di poter bloccare la sfera. Al ventesimo arriva la prima occasione per l’Aprilia, con Pagliaroli bravo ad affacciarsi verso l’area ionica e concludere dal limite. Il tiro, però, non è impeccabile e viene parato senza grossi problemi dall’attento Giordano. Il Taranto insiste e ci riprova al ventitreesimo, quando al termine di una bella azione manovrata Genchi, appena dentro l’area di rigore, calcia a botta sicura trovando però la ribattuta di Montella. La palla arriva sui piedi di Chiavazzo, che da fuori area spara alle stelle. Alla mezzora arriva la prima ammonizione del match: è ai danni del tarantino Ibojo, punito per una scorrettezza a gioco fermo ai danni di un avversario. Al trentanovesimo bella azione insistita di Russo, che porta a spasso gli avversari e dalla distanza calcia una balla velenosa costringendo Caruso a distendersi ed allungare in calcio d’angolo deviando con la punta delle dita. E’, di fatto, l’ultima nota da segnalare dei primi, scialbi, quarantacinque minuti.

 

SECONDO TEMPO Subito un brivido in apertura di ripresa. Ed è di marca rossoblù: al secondo Genchi viene atterrato al limite dell’area laziale da Zeccolella. L’arbitro fischia un calcio di punizione in favore degli ionici ed ammonisce l’autore del fallo, oltre al difensore di casa Montella, per proteste. Sul punto di battuta si porta lo stesso Genchi, la cui esecuzione è perfetta, con la palla che morbidamente scavalca la barriera ma va a schiantarsi incredibilmente sul palo. Davvero sfortunata la squadra di Cazzarò. Ancora Genchi vicino al gol al settimo minuto: l’attaccante, imbeccato da Marsili, irrompe in area laziale e, quasi a tu per tu con Caruso, dal limite dell’area piccola manda a lato. Il primo cambio della partita lo effettua l’Aprilia ed arriva al dodicesimo, con Zeccolella che lascia il posto a Marchetti. Un minuto dopo arriva un’altra ammonizione in casa Taranto, questa volta per l’altro centrale di difesa, Lecce. Ad un minuto dal quarto d’ora arriva la prima sostituzione anche per la formazione ospite, con Cazzarò che inserisce Cimino e richiama in panchina Ammirati. Al sedicesimo ci prova anche Fonzino a cercare la via del gol, ma la sua conclusione dal limite termina di non molto oltre l’incrocio dei pali alla sinistra di Caruso. Al ventesimo arriva un doppio cambio, uno per parte: nel Taranto Fonzino lascia il posto a Bonanno; nell’Aprilia Bosi subentra a Roversi. Due minuti più tardi i rossoblù vanno ancora vicini al vantaggio, sugli sviluppi del sesto tiro dalla bandierina. Esposito colpisce di testa da distanza ravvicinata e la palla sfila di poco oltre il palo più lontano della porta dei laziali. Al minuto numero trentaquattro Chiavazzo mette giù un avversario quasi al limite dell’area di rigore: calcio di punizione per l’Aprilia e cartellino giallo per il centrocampista rossoblù. Sul punto di battuta si porta Paruzza, che con un destro delicato scavalca la barriera, coglie in leggero controtempo Giordano, e insacca sotto l’incrocio portando inaspettatamente avanti i padroni di casa a dieci minuti dal termine. Al trentanovesimo viene ammonito per proteste il portiere dell’Aprilia Caruso. Al minuto numero quarantaquattro il tecnico dei padroni di casa Fattori effettua l’ultima sostituzione a disposizione, gettando nella mischia Tomei al posto di Pagliaroli. Il Taranto è praticamente incapace di reagire e nei minuti finali (compresi i cinque complessivi di recupero) riesce nell’impresa di consentire all’ultima della classe di mantenere il vantaggio e il possesso palla a difesa di una vittoria sicuramente insperata per i laziali alla vigilia.

 

Tabellino
Campionato di Serie D, Girone H – 11^ Giornata di Andata (Domenica 08/11/2015)
APRILIA-TARANTO 1-0
Reti:
st 35’ Paruzza (AP)
APRILIA (3-5-2): Caruso; Di Emma, Chiarucci, Montella; Cioè, Maola, Paruzza, Crepaldi, Zeccolella (12’ st Marchetti); Roversi (20’ st Bosi), Pagliaroli (44’ st Tomei). A disp.: Bortolometti, Schiumarini, Colognesi, Baccari, Salmeri, Gianfagna. All.: Mauro Fattori.
TARANTO (4-3-3): Giordano; Ammirati (14’ st Cimino), Lecce, Ibojo, Guardiglio; Fonzino (20’ st Bonanno), Marsili, Chiavazzo; Genchi, Esposito, Russo. A disp.: Pizzaleo, D'Angelo, Manganelli, Verdone, Gori, Bottiglione, Voltasio. All.: Michele Cazzarò.
Arbitro: Francesco Raciti di Acireale (Simone Piccirilli di L'Aquila - Lorenzo Poma di Trapani)
Ammoniti: Ibojo (TA); Zeccolella (AP), Montella (AP), Lecce (TA), Chiavazzo (TA), Caruso (AP)
Espulsi: /
Corner: 2-7
Recupero: pt 0’,  st 4’+1’
Note: Spettatori circa 500 (gara vietata ai tifosi residenti in Puglia)

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