Punto D/H: Selvaggi, 'Ho i colori rossoblù incisi sulla pelle'

TARANTO
Alessio Petralla
29.11.2017 13:49

Un girone H che fino ad ora era stato dominato dal Potenza che, però, nelle ultime due settimane ha subito battute d’arresto rimettendo in gioco Cavese e Altamura. E’ questo il campionato di serie D/H, per l’ex calciatore del Taranto e della nazionale, Franco Selvaggi che, a Blunote, commenta così: “Beh, fino a qualche giorno fa il raggruppamento era stato dominato dal Potenza che sembrava potesse andare in fuga: poi qualche battuta d’arresto ha fatto si che Cavese e Altamura potessero rientrare in gioco. Peccato per il Taranto che battendo il Gragnano si sarebbe rifatto sotto, nonostante la partenza, davvero, negativa. Gli ionici possono, ancora, inserirsi ma non possono permettersi passi falsi”.

ZONA SALVEZZA: “Sotto c’è molto equilibrio. Anche le ultimissime della classe possono risalire. Il campionato è lungo e tutto può succedere”.

IL TARANTO: “Sembrava che il club ionico avesse operato benissimo sul mercato ma nel calcio parlano i risultati che hanno smentito ciò. Sarà molto difficile recuperare. Mi piange il cuore vedere il Taranto in serie D visto che quei colori mi sono rimasti incisi sulla pelle. Sono legatissimo a quella maglia e sono un grande tifoso. A Potenza c’è un certo Franca che si è inserito benissimo e sta facendo grandissime cose con la maglia dei lucani. Il contrario sta accadendo a Taranto visto che calciatori che hanno sempre fatto benissimo come Pera e Aleksic, non stanno rendendo: il calcio è composto da una serie di fattori. Gli atleti, oltre alle potenzialità, devono integrarsi nel gruppo coordinandosi tra loro…”.

MANFREDONIA-TARANTO: “Gli ionici se vogliono riuscire a risalire e acchiappare le primissime della classe devono vincere sempre: possono permettersi pochissimi errori. Il Manfredonia non naviga in buone acque. I rossoblù sono nettamente superiori. Bisogna pensare solo a espugnare lo stadio dei foggiani, perché poi, nel girone di ritorno, ci saranno tantissimi scontri diretti”.

LA TIFOSERIA: “Mi dispiace tantissimo per i tifosi del Taranto: per loro e per tutta la città quella maglia è una fede. Amano la loro squadra che in serie D proprio non si può vedere. Chi la dirige deve sapere che il Taranto è come una bella donna: non puoi trattarlo male. Nessun alibi a Taranto se si fa calcio, almeno in queste categorie, si deve vincere”.

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