Massafra: La mafia al centro di un evento firmato Rotary Club
Grande successo e larghissimi consensi ha riscosso l’evento “La natura delle associazioni di stampo mafioso e le relative conseguenze sull’economia e sulla società” svoltosi il 10 maggio scorso ospitato dalla sala conferenze di Masseria Accetta Grande.
La conferenza è stata organizzata in interclub dal Rotary Club di Massafra quale club capofila insieme al Rotary Club Taranto, Matera, Putignano, Taranto “Magna Grecia”, Grottaglie e Ginosa - Laterza.
In apertura gli indirizzi di saluto del presidente del Rotary club Massafra Vito Semeraro, a seguire il saluto dei presidenti Rotary Club Andrea Tortora (Taranto), Antonio De Tommasi (Matera), Angela Alberotanza (Putignano), Rosanna Miolli (Taranto Magna-Grecia), Massimo De Luca (Ginosa - Laterza).
A Vito Semeraro il compito di introdurre il tema della serata e l’illustre relatore, il dottor Giovanni Colangelo già Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli.
Tra le tantissime materie di cui si è occupato il dottor Colangelonel corso della sua carriera, si possono annoverare reati contro la pubblica amministrazione, reati in materia bancaria, finanziaria e societaria. Nell’ambito della Direzione Distrettuale Antimafia, ha condotto numerose indagini sulla criminalità organizzata, anche con proiezione transnazionale. L’esperienza nel campo della lotta alla criminalità organizzata, ha portato il dottor Colangelo a vivere sotto scorta.
Interessantissima e ricca di spunti la relazione che ha tenuto desta l’attenzione del numeroso pubblico che ha riempito la sala.
Il relatore ha esordito sfatando alcuni pregiudizi legati al fenomeno mafia per poi offrire una dettagliata ricostruzione storica partita dalla nascita della criminalità organizzata perarrivare ai giorni nostri. Tra citazioni, dati, riferimenti a fatti e persone non sono mancati passaggi legati alla sua esperienza professionale che hanno consentito a Colangelo di raccontare il fenomeno mafioso con cognizione di causa. L’attività della mafia influisce pesantemente sull’economia per i meccanismi distruttivi che applica e per i circoli viziosi di corruzione che innesca. La società patisce le conseguenze della cooptazione di giovani indotti al crimine perché attirati dal guadagno facile e cospicuo.
L’interessantissimo excursus storico, ha portato Colangelo a concludere che la mafia più che essere repressa e combattuta va prevenuta attraverso la formazione, la cultura, l’allontanamento dei ragazzi da ambienti che possono comprometterne il loro futuro coinvolgendoli in attività criminose.
A margine dell’intervento dell’illustre relatore, si è aperto il dibattito seguito dalle conclusioni tracciate da Francesco De Geronimo, assistente del governatore del distretto Rotary 2120.
Ancora una volta il Rotary Club propone un evento di altissima caratura culturale che ha dato l’opportunità di incontrare chi la mafia l’ha conosciuta e combattuta.