Palmisani: ‘Grottaglie, Ferrandina, Pisticci presentino documentazione Zone Franche Doganali’
Dopo la individuazione della Zona Franca Donagale nel porto di Taranto, il Comitato di indirizzo della Zona Economica Speciale (Zes) interregionale Ionica (Taranto-Basilicata) ha ulteriormente individuato, congiuntamente all’Agenzia delle Dogane, ai Consorzi Industriali e alle Regioni Puglia e Basilicata altre tre Zone Franche Doganali: quella di Grottaglie (secondo polo aeroportuale), quella di Ferrandina –Matera e quella di Pisticci. La Zona Franca Doganale, già istituita nel porto di Taranto dal 28 aprile 2020, è indispensabile per la ZES, per il transhipmet, per il distriparck e per l’import - export. Com’è noto nella Zona Franca Doganale sono sospesi i pagamenti dei dazi doganali, dell’IVA e di ogni tassazione doganale. Le merci possono sostare a tempo indeterminato in regime di sospensione, potendo svolgere attività di trasformazione e manipolazione delle merci ai fine dell’import-esport. Considerando, quindi, che la Zona Franca Doganale nella Zes ionica è di fatto una “No Tax Area” e che la Zes ionica sarebbe il settimo sito nazionale di una Zona Franca Doganale, i cui elementi di benefici e di vantaggi fiscali sarebbero il credito di imposta, la cancellazione di balzelli fiscali regionali e comunali, l’accesso privilegiato alle leggi di finanziamento nazionali e regionali, mi rivolgo ai sindaci di Grottaglie, Ferrandina e Pisticci perché siano celeri nella predisposizione degli atti e nella destinazione delle aree, affinché la procedura istitutiva sia altrettanto rapida da parte dell’Autorità ed Agenzia doganale di Taranto. In tal modo, si consentirebbe al ministro per il Sud e la Coesione sociale, Giuseppe Provenzano, di confermare l’impegno assunto lo scorso primo settembre nell’iniziativa tenutasi a Grottaglie, di mantenere in testa all’agenda per il Recovery Fund, le Zone Economiche Speciali. (Anna Rita Pamisani, candidata regionali Puglia 2020 Partito Democratico)