Massafra: Lavoratrici della don Camillo, riparte il confronto sindacale
Antonio Trenta: ‘Pronti alla turnazione, purché siano assunte tutte e 40 le addette’
Riprende la trattativa sindacale sul futuro delle lavoratrici dell’azienda agricola don Camillo di Massafra. Il confronto è in programma per mercoledì 24 giugno dalla Prefettura di Taranto. La convocazione è giunta poco prima del fine settimana ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria, in seguito al pressing esercitato negli ultimi giorni dal segretario territoriale della Uila Uil di Taranto, Antonio Trenta, il quale ha indetto lo stato di agitazione del personale dell’azienda in seguito alla mancata assunzione dell’intera platea di lavoratrici storiche: quaranta addette, tutte residenti nella provincia. L’incontro, in modalità audio/video, avrà inizio alle ore 17 con l’intento di un approfondimento congiunto sulla problematica. Al video-confronto parteciperà, tra gli altri, il sindaco di Massafra, Fabrizio Quarto. E’ stato proprio il primo cittadino, intervenuto al sit-in di protesta delle lavoratrici la scorsa settimana, a dare un contributo determinante alla riapertura della trattativa con i sindacati sospesa il 21 maggio. L’azienda, avviando una nuova fase lavorativa, quella della raccolta dei meloni, aveva infatti ripreso in servizio solo 12 delle 40 addette. A quanto pare però adesso c’è uno spiraglio di apertura nei confronti delle unità rimaste fuori. “Le lavoratrici - dichiara Trenta - non chiedono altro che poter riprendere servizio. Oltretutto, si tratta di madri di famiglia che da anni svolgono questa mansione di cui hanno estremo bisogno anche per ragioni di carattere economico. La riapertura del tavolo di confronto è stata rapida grazie all’impegno del sindaco Quarto, alla solerzia della Prefettura e, vogliamo riconoscerlo, alla buona volontà dell’azienda don Camillo. Certo, è stato necessario far sentire la voce delle lavoratrici con più forza, ma è comunque apprezzabile la nuova disponibilità al confronto. Per quanto ci riguarda, porteremo al tavolo la nostra proposta di assumere le lavoratrici anche a turnazione, se servirà, purché nessuna sia lasciata fuori. Tutte hanno gli stessi diritti”.